Suarez e l'esame farsa: cosa rischia la Juventus?
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  • Immagine del redattoreElia Robino

Suarez e l'esame farsa: cosa rischia la Juventus?

Aggiornamento: 2 ott 2020


Nella giornata odierna, molti giornali stanno rilanciando la notizia di un coinvolgimento diretto dell’attuale Dirigente Sportivo della Juventus Fabio Paratici, nel muovere i fili per l’ottenimento della certificazione linguistica B1 del calciatore Luis Suarez propedeutica alla sua richiesta di cittadinanza.

Vogliamo premettere che a oggi le intercettazioni non sono ancora state pubblicate e addirittura sembrerebbe non vi siano vere e proprie registrazioni riguardando lo Chief Football Officer bianconero e che quindi ogni scritto in merito è da inserirsi nella categoria delle “supposizioni” e “teorie”.


Ma, volendo essere pessimisti e dando per vero un coinvolgimento diretto e delittuoso da parte di Paratici, ad oggi la Juventus cosa rischierebbe?


Partiamo dal concetto di responsabilità


L'art. 6 del nuovo codice di giustizia sportiva ai commi 1 e 2 dice:


«1. La società risponde direttamente dell'operato di chi la rappresenta ai sensi delle norme

federali.

2. La società risponde ai fini disciplinari dell'operato dei dirigenti, dei tesserati e dei soggetti di

cui all'art. 2, comma 2.»


Art. 2 comma 2 che riporta:


«Il codice si applica, altresì, ai soci e non soci cui è riconducibile, direttamente o

indirettamente, il controllo delle società, alle persone comunque addette a servizi delle

società stesse e a coloro che svolgono qualsiasi attività all'interno o nell'interesse società di una o comunque rilevanti per l'ordinamento federale.»


Per la giustizia sportiva, dunque, un comportamento scorretto del dirigente bianconero coinvolgerebbe direttamente anche la società, oltre che sé stesso, porgendo il fianco ad una possibile multa/penalizzazione per la squadra torinese e una squalifica per Paratici.


Quale è l'illecito di cui sarebbe accusata la Juventus?


Per saperlo bisogna consultare sempre sul nuovo codice di giustizia sportiva l’articolo 32 sui doveri e divieti in materia di tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari, facendo riferimento specificamente al comma 7 del sopracitato articolo:


«La violazione delle norme federali in materia di tesseramenti, compiuta mediante falsa attestazione di cittadinanza, costituisce illecito disciplinare. Le società nonché i loro dirigenti, […] che compiano direttamente o tentino di compiere ovvero consentano che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o comunque alterati al fine di eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di calciatori extracomunitari, ne sono responsabili.»


Il comma è chiaro. Non viene punita solo l’effettiva azione ma anche l’intenzione di far ottenere con dolo qualsivoglia documentazione che attesti o permetta ad un calciatore di ottenere in maniera illecita questi documenti.


Il rischio effettivo


Le possibili pene sono normate dall’art. 8 del nuovo codice di giustizia sportiva. I punti qui di seguito sono quelli specifici nel caso vengono infrante le norme dell’art. 32 sopracitato e vanno dalla meno alla più severa. Può essere inflitta una come più penea seconda della gravità dell'illecito:

- ammenda con diffida;

- penalizzazione di uno o più punti in classifica; se la penalizzazione sul punteggio è inefficace

in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte,

nella stagione sportiva seguente;

- retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra

competizione agonistica obbligatoria; la retrocessione all’ultimo posto comporta comunque il

passaggio alla categoria inferiore;


Lo scrivente ritiene che anche nel caso in questione se venga davvero dimostrata in maniera incontrovertibile un coinvolgimento della Juventus F.C. non si rischi ovviamente la retrocessione a tavolino – decisamente una pena eccessiva – quando probabilmente il punto C che consta in una multa alla società e una squalifica di alcuni mesi per Paratici.


Anche un punto di penalizzazione è un’ipotesi anche se, andando a consultare precedimenti simili del recente passato - come lo scandalo passaporti del 2001 - la giustizia ordinaria portò solo a squalifiche, inibizioni e multe a società e diretti interessati.


Ovviamente questi – lo ripetiamo – sono i rischi nel peggiore delle ipotesi dunque invitiamo i lettori a mantenere la calma e avere pazienza, lasciando che la giustizia sportiva ma soprattutto quella ordinaria faccia il suo corso, considerando che anche le testate giornalistiche si stanno spostando i posizioni sempre meno accusatorie verso la Juventus ogni giorno che passa.


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