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Immagine del redattorePasquale Troiano

Juve, a Verona per scacciare (quasi) definitivamente la crisi

Quattro vittorie consecutive, zero gol subiti in 360 minuti, miglior difesa della Serie A e scontro diretto con l'Inter vinto 2-0: questi sono i numeri delle ultime giornate di campionato per la Juventus, numeri che stridono, in positivo, con l’avvio di stagione disastroso della Vecchia Signora.


Nonostante questi dati siano incoraggianti, infatti, non bisogna assolutamente dimenticare il cammino indecoroso in Champions League, con soli tre punti in sei partite e retrocessione ai playoff di Europa League [dove la Juventus affronterà il Nantes, ndr] e il ritardo di ben dieci lunghezze dalla vetta - vittoria con l’Hellas permettendo...

La sfida di Verona resta imprescindibile per i bianconeri, sia per arrivare ad un filotto di 5 vittorie consecutive, cosa che non si vede da tempo sotto la Mole, sia per mettersi a soli 2 punti dal secondo posto, avendo il Milan pareggiato 0-0 a Cremona. Con ogni probabilità, anche in questa sfida la Juve dovrà fare a meno di Vlahović, reduce da un infortunio di natura pubalgica, ma potrà contare su un Fagioli in grande spolvero nelle ultime uscite e su una quadra tattica di cui Allegri sembra, finalmente, essere venuto a capo.


Recuperi importanti

Se da un lato pesano le assenze (Vlahović e Pogba su tutti) dall’altro, ai rientri di Chiesa, Bremer e Di Maria si aggiungeranno anche quelli di Paredes e Mckennie, con l’infermeria che finalmente inizia a svuotarsi in casa bianconera. In particolare, il rientro del centrale brasiliano, autore della sua miglior prestazione contro i nerazzurri, è stato fondamentale per restituire solidità al reparto arretrato nella difesa a tre tutta verdeoro con Alex Sandro e Danilo. D’altro canto, Paredes e Mckennie potranno far rifiatare un po' anche gli altri centrocampisti, anche se in questo momento sembra davvero difficile per Allegri fare a meno dei giovani Fagioli e Miretti, i quali si stanno dimostrando pienamente all’altezza del compito.

Non resta che scendere in campo, domani sera al Bentegodi, e uscirne con tre punti; d’altronde, come disse il grande Giampiero Boniperti, alla Juventus vincere non è importante: è l’unica cosa che conta.

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