La vittoria nel Derby della Mole ha ridato animo, e anche un pizzico di serenità, al mondo bianconero. Se da un lato si tratta senza dubbio di un segnale incoraggiante in vista dei prossimi impegni, dall’altro, non deve assolutamente essere un risultato fine a sé stesso. In quel de La Continassa riecheggia ancora molto forte quel senso di vergogna che dev’essere provato dal gruppo per un inizio di stagione horror, con annessa qualificazione agli ottavi di Champions compromessa (a meno di clamorosi ribaltoni nelle ultime 2 partite del girone) con la figuraccia fatta a Tel Aviv.
Contro il Torino si è visto un gruppo più unito, compatto, con l’intento di riprendere in mano una stagione quasi del tutto compromessa. Il gol di Vlahovic ha restituito respiro alla causa bianconera e alla panchina di Max Allegri, che resta però tuttora in discussione e sul quale la decisione definitiva verrà presa a novembre in concomitanza con la sosta per i Mondiali. I prossimi impegni che attendono la Juve saranno quindi decisivi in tal senso.
Recuperi importanti
A contribuire nell’andamento verso un leggerissimo ottimismo ci sono poi due notizie non di poco conto: Federico Chiesa è ormai vicino all’essere nuovamente convocato in prima squadra dopo l’assenza dal campo per dieci mesi e anche Pogba si avvicina a grandi falcate al rientro in gruppo. Entrambi potranno dare il loro contributo nelle ultime sfide prima del Mondiale. Entrambe le assenze, per quanto non possano e non debbano
essere utilizzate come alibi, hanno avuto un peso specifico importante. Chiesa è mancato in tutto il girone di ritorno della scorsa stagione, e chissà che con lui le ambizioni avrebbero potuto essere diverse, e l’inizio di questa. Pogba, arrivato in pompa magna in estate per essere il salvatore del centrocampo, si è infortunato subito e tra scelte sbagliate e intervento rinviato, non è mai stato a disposizione. Ora entrambi vedono la luce in fondo al tunnel, e chissà che questo non possa poi valere anche per la
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