La stagione della Juventus, e questo bisogna divlo con gvande chiavezza (cit.), non lascia spazio a molti spunti, sul piano sportivo. La quasi totalità delle competizioni ha portato con sé risultati deludenti.
Naturale quindi che si parli di futuro. Tanti dei nostri autori han toccato il tema, oggi vorremmo in particolare focalizzarci su quello economico e su come le risorse a disposizione vadano bene utilizzate per evitare pacchi e sprofondare in quel periodo di schifezza calcistica che ha contraddistinto le mai troppo poco odiate rivali milanesi negli ultimi dieci anni.
La difesa
Chiellini è prossimo alla rottamazione e Bonucci è una Panda benzina Euro 2 del 1991 - va da sé che un investimento dietro andrebbe fatto. Il sogno è senza dubbio Gleison Bremer, che purtroppo sembra già promesso alla terza squadra di Milano. L’acquisto di Gatti sembra orientato in quel senso, più che per farne un elemento del gruppo squadra, renderlo una pedina di scambio per accaparrarsi il talento brasiliano, il cui costo è già stato stimato sulla trentina di milioni e più: con una contropartita tecnica interessante come Gatti, e i proventi della cessione di Demiral (perché quando ricapita all’Atalanta una diretta concorrente che svende un suo centrale, Paratici mannaggia a te), si potrebbe fare.
È doveroso poi un terzino forte, o quantomeno continuo: ora come ora abbiamo Cuadrado, forte ma con la demenza senile galoppante (e comunque visto poco come terzino da Allegri), Alex Sandro che ormai dovrebbe davvero lasciar perdere, De Sciglio, cui si vuole bene ma non ce la fa palesemente, e Danilo, che viene sempre più spesso riciclato centrale o addirittura mediano. Le opportunità ci sarebbero: da un Luca Pellegrini che potrebbe (anzi, dovrebbe) venire confermato, a un Wijndal che piace molto. Trovare un buon terzino già formato a poco è difficile e costoso, motivo per cui un giovane su cui investire una ventina di milioni sarebbe l’ideale.
Costo stimato: ~45-50 milioni.
Il centrocampo
Virtualmente è già sistemato, però la gerontofilia di Acciughina è imperante - vuoi mica rischiare un Fagioli ventenne che già surclassa, un nome a caso, Rabiot in quanto a continuità e tecnica? Non ha ventotto anni e non è un pennellone di due metri senza tecnica, impossibile… ma al di là di codeste facezie, fra Miretti, Fagioli, Rovella e compagnia c’è già del materiale umano interessante a disposizione, con anche il plus di essere quasi in toto già proprio - il che riduce di molto costi accessori inutili, come il pizzo ai procuratori di turno. Si era parlato di Frattesi, ma avrebbe come plus rispetto a un Fagioli solamente l’avere un anno in più di Serie A… sai che cambiamento, ecco. Secondo noi, comunque, un investimento grosso in questo reparto sarebbe d’obbligo, ma ci arriveremo.
Costo stimato: ~60/70 milioni - vedi sotto. [I 40 milioni circa per Rovella sono già considerati, ndr]
L’attacco
L’addio di Dybala chiaramente lascia un “vuoto”, che però, virtualmente, è già stato colmato dal “colpo” Vlahovic; conseguentemente, quello che più serve a questo reparto non è tanto un colpo per i tabloid, quanto gente funzionale, continua e interessante. Si parla di Raspadori, per quanto molti di noi preferirebbero tanto Hamed Traoré, che gode di hype minore ma ha già “spaccato” molto di più, questo significa prezzo tendenzialmente più basso. In ogni caso si è nell’intorno della trentina abbondante di milioni.
Il “sogno”, se così possiamo definirlo, sarebbe Nicolò Zaniolo: se la tecnica c’è tutta, il fisico lascia molto a desiderare. La sparata di 60 milioni per un cristiano con due crociati smarmellati prima dei venticinque anni, uniti a un indole da tamarro allucinante, è francamente ridicola, già chiudere sui 40 sarebbe un regalo.
A nostro modesto avviso, un eventuale acquisto di Zaniolo sarebbe come comprare un paio di scarpe da 35€, che magari durano un po’, ma sicuramente hanno meno qualità e durevolezza di un paio di scarpe da 85-100€. A questo punto, per sprecare 40 milioni su Zaniolo e rischiare di avere un Dybala 2 (in termini di discontinuità e infortuni), verrebbe quasi meglio fare uno sforzo maggiore, buttarne 60-70 e portarsi a Torino Sergej Milinkovic-Savic, che sistemerebbe un reparto, lasciando spazio a puntelli e acquisti mirati altrove.
Costo stimato: ~40/45 milioni. Costo sperato: 0, “Tiettelo Zaniolo”. (cit.)
In sintesi, se provassimo a risolvere tutti i problemi della Signora in una botta sola sforeremmo abbondantemente il tetto del centinaio di milioni. Ne consegue che sarà irrealistico vedere un mercato di questo tipo. Ci sentiamo di dire che almeno uno dei colpi succitati sarà fatto, ma staremo a vedere - d’altronde a gennaio già si fantasticava su un’eventuale resurrezione del cadavere di Icardi e ci siamo trovati Vlahovic nella calza della Befana. Chissà che la sorpresa nell’uovo di Pasqua non sia altrettanto potente…
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