Non sembrano conoscere più limiti i ragazzi di Fabio Pecchia, autori di un'altra prestazione maiuscola, culminata con la conquista dei tre punti finali. Un ennesimo successo per questa squadra, che dopo la netta sconfitta con il Monza è riuscita ad inanellare solo risultati utili. Salvo il pareggio subito all'ultimo respiro con il Lecco, la squadra ha collezionato quattro vittorie nelle ultime cinque gare, inclusa l'ultima contro la Pro Vercelli. Un filotto degno di una squadra che pensa in grande e agisce ancora meglio.
Da sottolineare è l'ottimo lavoro che sta svolgendo Fabio Pecchia, sempre più inserito nel contesto e sempre più abile nel gestire una rosa ampia ed estremamente giovane. L'identità e la fisionomia che pian piano vengono a formarsi non escludono un'egregia tolleranza del gruppo al turnover. Pochi punti fissi e parecchie rotazioni, ma chiunque scende in campo sembra recitare lo stesso spartito.
Ieri si recuperava il match dello scorso 7 ottobre, rinviato a causa degli impegni con le nazionali di tanti giovani calciatori bianconeri. Per questi sicuramente è stato un bene, perché sono riusciti a trovare una maturità e consapevolezza di cui non disponevano tre settimane fa. Rinvio sicuramente meno gradito per la Pro Vercelli allenata da Alberto Gilardino, che avrebbe potuto sfruttare il precedente momento di rodaggio juventino.
La gara, tiratissima, si è conclusa per 1-0 in favore degli ospiti, che hanno legittimato la vittoria creando tante occasioni per il potenziale 2-0 e soffrendo poco e nulla, malgrado un baricentro piuttosto basso durante tutto il secondo tempo. Sin dall'avvio si è avvertita una certa elettricità tra le due compagini, mosse entrambe da un livello molto alto - talvolta eccessivo - di agonismo. Ritmi serrati e fase di studio prolungata, interrotta dal primo grande sussulto al minuto 18', quando Romairone quasi riesce a portare in vantaggio la Pro, colpendo il palo interno con un delizioso destro a giro "alla Del Piero". La partita cambia però volto al 28': Stefano Beltrame controlla la sfera da fuori area, e dopo un rimbalzo a terra, calcia al volo il pallone che si infrange sotto l'incrocio dei pali attraverso una parabola meravigliosa. Un'autentica perla quella dell'attaccante classe '93, ieri capitano e alla prima presenza da titolare in stagione dopo mesi tormentati di stop a causa di un'aritmia cardiaca.
Primo tempo che termina senza particolari apprensioni e secondo che inizia con una Juve prossima al raddoppio: il neoentrato Lanini raccoglie al 55' la sfera dal limite dell'area di rigore bianconera e si rende protagonista di una cavalcata inarrestabile di quasi 80 metri, al termine della quale converge sul suo piede preferito e calcia un rasoterra che colpisce però il palo più lontano. I padroni di casa premono con insistenza ma sono sempre i ragazzi di Pecchia a creare i maggiori presupposti per segnare, in particolare con un paio di contropiedi che un volenteroso Mota Carvalho non riesce a capitalizzare in rete. Al 75' viene annullato, con circostanze tuttora misteriose, il 2-0 bianconero, arrivato con un'incornata di Di Pardo sugli sviluppi di un calcio di punizione. I minuti finali regalano attimi di tensione, una Pro Vercelli arrembante fino al fischio finale ed una difesa juventina versione bunker. Di pregevole fattura, a tal proposito, la prova della coppia centrale Delli Carri-Coccolo, rispettivamente classe '99 e '98.
Questa preziosissima vittoria proietta la Juve under 23 in piena zona playoff, all'ottavo posto, ma con gli stessi punti del Novara, settimo in classifica a quota 19 dopo 12 gare.
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