Passerella con vista (sull'Europa).
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  • Immagine del redattoreFrank Lenardon

Passerella con vista (sull'Europa).

Ci siamo, finalmente. Juventus-Roma, 38ª ed ultima giornata di questa infinita, strana, drammatica, combattuta Serie A 2019/20. Un campionato iniziato ordinariamente ad agosto, concluso quasi dodici mesi dopo in una situazione senza precedenti. Stadi vuoti, partite ogni tre giorni, orari notturni: due mesi e mezzo in cui è cambiato tutto, tranne un “piccolo” dettaglio. La Juventus è campione d’Italia per la nona volta consecutiva, e si prepara per all’ennesima festa scudetto all’Allianz Stadium.

Non sarà una festa come le altre otto: mancheranno i tifosi, ma soprattutto, solo sei giorni dopo la Juve ha davanti a sé la partita più importante da questa ripartenza post-lockdown: l’ottavo di ritorno di Champions contro il Lione. Ecco perché la gara di sabato sera contro la Roma non sarà la classica passerella dei vincitori. All’appello è assai probabile l’assenza di molti dei protagonisti della cavalcata guidata da Maurizio Sarri, il tecnico accolto con aspettative tanto grandi da rischiare di rimanere schiacciato, ma che è riuscito nonostante una rosa poco affamata, molti infortuni e delle avversarie di livello superiore alle passate annate, a portare a casa il traguardo più importante della nostra penisola.



Nel post partita di Cagliari, poco importa se si è perso, il nostro condottiero ha esposto alla stampa le sue preoccupazioni in vista dell’Europa, denunciando come la Juventus sia l’unica squadra tra quelle rimaste in gara a disputare cinque gare in soli dodici giorni. In condizioni normali si potrebbe attuare un massiccio turnover, ma tra le file dei bianconeri sono già assenti Dybala, Douglas Costa, forse Danilo, De Sciglio ed il lungodegente Khedira, ai quali si aggiunge per squalifica Miralem Pjanic. Ecco che, con la necessità di concedere del riposo anche agli altri titolari, il tecnico toscano farà sicuramente ricorso ad alcuni elementi della formazione Under-23 bianconera, oltre ai già “svezzati” Muratore e Zanimacchia.

Vi è inoltre il “capitolo Ronaldo”: il portoghese dalla ripresa ha giocato sin qui tutti i minuti a disposizione esclusi gli ultimi quindici il Genoa, con l’obiettivo (sfiorato) di dare la caccia a Ciro Immobile per la classifica marcatori e a Robert Lewandowski per la scarpa d’oro.

Nelle ultime due giornate l’alieno bianconero ha segnato però soltanto una rete, con il centravanti della Lazio salito invece a quota trentacinque reti, ipotecando con ogni probabilità entrambi i titoli individuali. Ecco che a questo punto, CR7 potrebbe optare in accordo con l’allenatore per un turno di sosta. Logico a dirsi, non fosse che dal 1934 ad oggi, nessuno è ancora riuscito a scalzare Felice “Farfallino” Borel dal trono del miglior marcatore bianconero in campionato con ben trentuno reti. Quale occasione più ghiotta per un cannibale che si nutre di gol e di record, di segnare il proprio nome in cima ad un’altra classifica?



Tornando alla gara, è logico non crearsi aspettative: la situazione in casa Juventus è quella sopra descritta, mentre i giallorossi di Paulo Fonseca si presenteranno a Torino con la quinta posizione ormai matematica, senza possibilità di salita né di discesa. L’unica porta per l’Europa che conta, sarà per loro la vittoria della UEFA Europa League, che li vedrà impegnati giovedì 6 agosto a Siviglia.


Pertanto, sarà per entrambe le squadre la giusta occasione per dare fiato alle pedine fondamentali del proprio scacchiere, concedendo alle riserve e alle “nuove leve” lo spazio di mettersi in mostra.


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