Miralem, Il Pjanista della Juve finalmente suona il suo miglior spartito
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  • Immagine del redattorePasquale Troiano

Miralem, Il Pjanista della Juve finalmente suona il suo miglior spartito



Quando si parla di Miralem Pjanic, e si ascoltano le opinioni in giro, non è un caso sentirsi dire “è molto bravo, ha un grande potenziale, ma è discontinuo, spesso assente, non sarà mai un vero top player”. Ed in parte da queste affermazioni non si è mai potuto dissentire molto, perché sì, Miralem non ha mai avuto una carriera da vero fuoriclasse, da giocatore che ogni top club vorrebbe nel proprio centrocampo. Gli sono sempre state riconosciute, però, grandissime potenzialità e doti tecniche, soprattutto da fermo: sui calci di punizione è un vero cecchino. Negli anni ha ricoperto più ruoli (trequartista, regista e anche mezzala, grazie alle sue buone capacità di inserimento) che forse non gli hanno permesso di specializzarsi in una posizione precisa da ricoprire a centrocampo.


Alla Juventus arriva nell'estate del 2016 quando la dirigenza bianconera, fiduciosa delle potenzialità del bosniaco, decide di pagare la clausola rescissoria di 32 milioni e di prelevarlo dalla Roma. Il compito di Pjanic nella squadra torinese era quello di ricoprire il ruolo di regista, nel quale Allegri cerca di specializzarlo con risultati altalenanti, e soprattutto di prendere il testimone lasciato da Andrea Pirlo un anno prima, testimone mai davvero preso da Hernanes. Il classe '90, in bianconero, ha mantenuto lo stesso trend, per quel che riguarda le prestazioni, che aveva avuto fino a quel momento della sua carriera calcistica. Ha alternato grandi partite, in cui si vedevano chiaramente tutte le sue doti, ad altre scialbe, apatiche, durante le quali toccava pochi palloni e commetteva non pochi errori tecnici nel giro palla.

Ed eccoci ad oggi, stagione 2019/2020. Sotto la Mole è arrivato Maurizio Sarri, noto soprattutto per la grande qualità che riesce ad imprimere nel gioco delle sue squadre. Il neotecnico bianconero si focalizza da subito sul numero 5, sul suo ruolo e su come vuole che interpreti i match. Come d’incanto Pjanic sembra essere rinato, partita dopo partita i numeri del bosniaco migliorano, e stanno arrivando anche dei gol. Da quasi due mesi ormai è iniziato il campionato e possiamo affermare con fermezza che non ricordiamo una sola partita in cui abbia giocato male, anzi, le sue prestazioni hanno acquisito una continuità ed una qualità mai vista prima. È finalmente diventato il top player che i tifosi bianconeri intravedevano, aspettavano e nel quale speravano. Ora è il regista ambito da tutti, sono scomparse le voci di discontinuità, sono scomparsi i dubbi. La Juventus, dal canto suo, si vede bene dal privarsi del suo gioiellino del centrocampo, e Pjanic è felice, si sente a casa a Torino, alla Juve.

È Miralem Pjanic, il numero 5 della Juventus, il Pjanista bosniaco, e la storia è ancora tutta da scrivere (sul campo)!

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