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Nicola

"Mi piace l’odore del napalm di mattina": Juventus-Atalanta, segnali dal futuro

Aggiornamento: 21 dic 2020

Anche Andrea Pirlo è andato dal dentista, ricordate? “Giocare contro l’Atalanta è come andare dal dentista”, queste le parole di Guardiola poco più di un anno fa dopo il pareggio di Manchester.


Se ci si sofferma sul risultato, il punto contro i bergamaschi può apparire carente, ma in realtà i bianconeri - per la terza partita consecutiva - hanno fatto intravedere segnali del calcio che il tecnico vuole sviluppare.


Potremmo spezzare la partita in 4 fasi: la prima, quella con Arthur in campo, è la versione migliore, molto simile a quella vista contro il Barcellona in Champions League.


Il brasiliano, in quei minuti di aggressione sterile degli atalantini, così resa grazie anche al suo contributo, ci ha ricordato Colonnello Kilgore del film Apocalypse Now che, abbassandosi tranquillamente sulle ginocchia, in mezzo a spari, bombe e urla, dice: "Mi piace l’odore del napalm di mattina".

Con la sua uscita è come se la squadra avesse perso sfrontata certezza. Per qualche minuto i bianconeri hanno dovuto riassestarsi, anche se la Signora è comunque riuscita a riprendere le sue trame, ma con meno sfrontatezza tecnica.

Nelle fase successive difatti ci sono sembrate con minor ordine e geometria.

Ma va anche detto che Bentancur ha ben retto bene l'impatto contro il famelico centrocampo della Dea.


Morata e De ligt

Impressionante ed emozionante il gran lavoro di Morata, soprattutto nella prima fase di gioco, unito ad un De Ligt mostruoso che oltre alla forza fisica esibisce anche le note capacità tecniche, sempre ben assortito con il capitano.

La punta bianconera si perde per nervosismo nel secondo tempo, complice una direzione di gara non proprio esemplare.


Segnali dal futuro

Benissimo la spasmodica chiusura delle linee di passaggio che inficiano la squadra di Gasperini. Anche questo perlopiù nella fase iniziale, inoltre la squadra di Pirlo continua a mostrare una relativa capacità di arrivare facilmente in zona tiro, anche se molto si perde per imprecisioni.

Se questa squadra riuscirà a limare del 30% questo tipo di errori, potrà probabilmente dare soddisfazioni a noi tifosi.


Ce poi la solita componente di sfortuna nel gol del pareggio dei bergamaschi. Rabiot ruba il tempo al centrocampo dell’Atalanta e fa partire l’azione passando la palla a Morata. L’aggressione sull’uomo ha fatto perdere palla al nostro 9, su rimpallo arriva a McKennie che scivola,

Chiesa viene anticipato di un soffio, interviene allora Bentancur ma non riesce a prendere il possesso palla, corre in soccorso tornando indietro Adrien, che si fa spostare perdendo il controllo palla e apparecchiando per Freuler, che fa un gran gol. 5 bianconeri sono coinvolti, come nel gol del pareggio con la Lazio, e anche questo ciclo di carambole costa i due punti.


Passaggi difficili

Le due ultime Juventus di Sarri e Allegri avevano l’opzione tattica avanzata “solo passaggi facili”, come in PES, mentre la squadra attuale ha l’impostazione "passaggi rischiosi", quelli che rubano tempo di gioco, ma si chiamano così proprio perché hanno la caratteristica di poter essere letali, necessitando però una certa precisone.

Precisione che invece mostra Federico Chiesa in occasione del bel gol.

Ad ogni modo, questo era il calcio che si prefiggeva la società e questi sono i segnali importanti da valutare.

La squadra ha avuto anche 10 minuti di black-out andando in affanno, ma è riuscita ad uscirne indenne. Il contemporaneo pareggio del Milan, poi, lascia inalterate le distanze e questo è un altro bel segnale per il futuro.

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