Maradona ci costringe a ragionare sulla complessità del mondo che ci circonda
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  • Immagine del redattoreElia Robino

Maradona ci costringe a ragionare sulla complessità del mondo che ci circonda

Aggiornamento: 3 feb 2021




Prima di cominciare voglio fare una premessa. Nelle ultime ore mi sono chiesto se davvero fosse necessaria l’ennesima opinione non richiesta su Maradona a poche ore dalla sua morte.


Ancora adesso non provo un grande desiderio di scrivere dell’uomo e del calciatore ma devo dire che ho trovato molto interessanti le reazioni del popolo e di quelle sì, trovo interessante parlare.


Premetto che Maradona non fa parte del mio vissuto. Io, juventino nato a cavallo tra la pianura alessandrina e le colline del Monferrato in una famiglia di estrazione contadina ma che è riuscita a non farmi mancare nulla nella mia giovinezza, non potrò mai comprendere quello che rappresenta il calciatore argentino per un ragazzino napoletano.

Maradona è stato un’esperienza catartica per chi versava in condizioni misere e senza speranze. Una figura oltreumana che faceva cadere un raggio di sole nella vita di uomini senza prospettive.

Carne e idea di Maradona si sono fuse negli anni nel destino dei popoli argentino e napoletano.


La parte orribile della sua vita legata al consumo di droghe e a una certa decadenza fisica, morale e umana sembrano quasi voler seguire la traiettoria della gente che lo ha preso a simbolo: la speranza e il talento che comunque si scontrano contro l’amaro della realtà, di una miseria da cui puoi solo illuderti di uscire ma che ti si attacca addosso riportandoti sempre al punto di partenza.


Ed è tutta qui la dissonanza di opinione che si sta creando nel mondo oggi. È difficile ignorare se non vieni dalla sua stessa matrice tutto il male che ha fatto a sé stesso e a chi gli stava intorno. Il Maradona uomo è e sarà sempre una figura ingombrante e fortemente divisiva per il Maradona calciatore.


Fa sorridere vedere una famosa sua foto col pugno alzato, il famoso tatuaggio del Che nascosto sotto la manica, e un orologio da migliaia di dollari al polso, una delle tante contraddizioni di cui è stata costellata la sua vita.

Ogni volta che negli ultimi tre giorni ho letto una opinione su Maradona mi sono trovato fortemente contrariato. Da una parte gli stucchevoli messaggi di cordoglio senza una parola se non bonaria sulla persona che fu. Dall’altra messaggi disdicevoli, moralisti e accusatori sulla persona, volti anche a sminuirne l’impatto sportivo.


Nessuna delle due parti ha ragione perché nessuna delle due parti guarda l’insieme: Maradona ci chiama a fare una cosa complicata, ad abbracciare la complessità sua e dell’umanità in generale, e questo ci costringe a smuoverci dalla nostra pigrizia e metterci d’impegno, per costruire un quadro d’insieme che è tutt’altro che lineare e coerente a se stesso.


L’indizio più lampante della grandezza di Diego Armando Maradona, nel bene e nel male.

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