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Immagine del redattoreElia Robino

Lo scudetto ai tempi del Covid: una guida ai festeggiamenti



Fischio finale. La Juventus è campionessa d'Italia per la nona volta consecutiva ma il virus non è ancora stato debellato e continua a modificare pesantemente il nostro stile di vita.

Come festeggiare questo trofeo in ottemperanza a tutte le regole e regolette imposte dal governo per evitare l’aumento dei contagi?

Abbiamo provato ad immaginarlo per voi.


FESTEGGIARE A PIAZZA SAN CARLO MANTENENDO IL DISTANZIAMENTO SOCIALE

Piazza San Carlo è grande 12.768 metri quadri. Considerando una distanza sociale di 1,5 metri che si irradia dal nostro baricentro, ogni persona impegna con se stessa una superficie di 9 metri quadri. Da questo evinciamo che la capienza covid-free di piazza San Carlo è di 1824 persone, che ci sentiamo di aumentare a 2000 nel caso considerando i congiunti che insieme prendono parte alla festa scudetto. Sconsigliato ai non esperti di sport sincronizzati, perché un passo in avanti di anche un solo presente significa lo spostamento simultaneo e obbligatorio di tutte le persone della piazza per evitare di andare ad invadere lo spazio personale degli altri. Positivo invece il fattore visibilità: se qualcuno accende un petardo lo si nota subito.


FARE UN CAROSELLO CON MASSIMO DUE PERSONE PER AUTOMOBILE

Uno davanti ed uno dietro, entrambi con le mascherine. Il numero degli autoveicoli necessari al classico carosello post vittoria sarebbe più che raddoppiato – la capienza passa da cinque persone ad automobile a due – causando dunque uno dei più grandi ingorghi di questo paese: clacson a manetta, imprecazioni e tamponamenti a catena paralizzerebbero per giorni il Paese, che sarebbe costretto ad utilizzare buona parte dei soldi del recovery fund per il ripristino della circolabilità. Sicuramente festeggiamento d’effetto, sconsigliabile per gli effetti sul debito pubblico.


LANCIARE LE MASCHERINE IN ARIA COME FESTEGGIAMENTO

Un lancio coordinato di mascherine in aria da parte di tutti gli juventini d'Italia al grido di “EVVIVA LO SCUDETTO DI TAMPONE” sarebbe sicuramente di grande effetto ma creerebbe danni imponderabili all’ambiente. Fiumi pieni di mascherine con i pesci impigliati dentro, isole artificiali in mezzo al Mediterraneo che diventeranno nuova zona di nidificazione dei gabbiani, impossibilità di coltivazione dei terreni, letteralmente sommersi di mascherine non degradabili, causa di continue rotture e inceppamenti degli attrezzi agricoli. Sconsigliato, anche per evitare una recrudescenza del fenomeno Greta Thumberg.


ASPETTARE LA CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE CHE ANNUNCIA L’ASSEGNAZIONE DELLO SCUDETTO NEL NUOVO DPCM

A reti unificate Giuseppe Conte annuncia che la vittoria dello scudetto sarà assegnata tramite decreto ministeriale. A margine altri trenta milioni di euro vengono stanziati per Alitalia. Classico approccio democristiano.


NON FARE NIENTE PERCHÉ SEI APOLIDE

Una birra stappata, un cappellino buffo e una trombetta in cui soffiare dentro per fare una pernacchia. Poi a dormire che domani si va a lavorare. Tanto non c’è molto da fare, tu sei di Crotone e Torino è a 1260 chilometri di distanza da casa tua e di andare al bar stasera non ne ha proprio voglia, il pensiero è già ai bancali da spostare domani mattina. Però hai vinto il nono scudetto di fila, almeno la Juve una gioia ogni tanto te la dà.

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