Lettera d'amore per Paulo Dybala
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  • Immagine del redattoreElia Robino

Lettera d'amore a Paulo Dybala


Sono passati quasi tre mesi dall’ultima volta che avevamo visto Paulo Dybala in campo.

La partita era quella contro il Sassuolo vinta per 3 a 1 dove la Joya usciva dopo neanche venti minuti per un colpo al ginocchio.


Dovevano essere venti i giorni di stop, sono diventati ottantasette.

In questi ottantasette giorni abbiamo messo in discussione Paulo in ogni modo e gliene abbiamo dette davvero di tutti i colori: calciatore finito, palla al piede per la squadra, oltre ad averlo criticato tantissimo per le richieste esose di rinnovo di contratto da infortunato.


Ma tutto questo solo perché noi juventini Dybala lo amiamo alla follia.


Anche a Cristiano Ronaldo siamo disposti a perdonare più passaggi a vuoto che a Dybala perché CR7 ha il nostro rispetto e la nostra ammirazione, invece Paulo ha in mano i nostri cuori e sappiamo tutti come bruci di più quando le delusioni arrivano dalla persona amata.


Non siamo razionali con l’argentino.

È bastato un solo gol al ritorno dall’infortunio per cancellare tre mesi di fiele nei suoi confronti e distruggere tutte le nostre difese: non possiamo rimanere davvero arrabbiati con Paulo, perché in fondo anche il più cinico juventino sa di essere ricambiato nei suoi sentimenti.


Potremmo fare una disquisizione lunga e approfondita di natura tecnico-tattica su come si è evoluta l’azione del gol, sull’incredibile freddezza spalle alla porta del nostro diez e mille altri dettagli tecnici ma oggi no, preferiamo parlare di altro, perché i freddi numeri e la scienza calcistica non possono rappresentare appieno le sensazioni provate ieri sera.


L’esultanza di ieri è stata bellissima e catartica sia per il calciatore che per noi tifosi perché la sua sincerità è stata evidente a tutti, lui ci ama e noi amiamo lui. Stop, nient’altro da aggiungere.


Anzi, una cosa da aggiungere c’è ma riguarda il Napoli, non Dybala.


Togliamoci questo sassolino dalla scarpa: questa partita l’avessimo giocata a ottobre sarebbe stata persa in partenza, oggi l’abbiamo vinta con il ritorno al gol del nostro beniamino.


Non so se esista un Dio del calcio, ma se esiste sicuramente ieri sera tifava Juventus.

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