Quella dell’Olimpico è stata una serata strana, di quelle che non ti aspetti. I bianconeri si erano presentati a questo match con una sola idea in testa, vincere per sorpassare nuovamente l’Inter. Dal canto suo, invece, la squadra di Inzaghi veniva da sei vittorie consecutive, un grande periodo di forma, e non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Fin dal calcio d’inizio si capisce che la partita è destinata ad essere in bilico, le due squadre si fronteggiano a viso aperto senza risparmiarsi fisicamente. Soprattutto nella prima parte del match si vede una delle migliori Juventus dell’ultimo periodo, scambi di prima, bel gioco, e da una di queste azioni nasce il gol (ritrovato su azione) di Cristiano su assist di un ottimo Bentancur, poi costretto ad uscire per una distorsione alla caviglia. Ma, come detto prima, la Lazio non demorde e riacciuffa la partita sul finire del primo tempo con Luiz Felipe. Con l’uscita dell’uruguaiano il centrocampo bianconero inizia a soffrire, e la squadra di Sarri perde brillantezza. Nella ripresa le squadre si allungano e le occasioni fioccano da una parte e dall'altra: la Juve le sbaglia, la Lazio no. Il rosso a Cuadrado al 69’ apre alla squadra di casa la strada per cercare trovare la vittoria, che arriva con i gol di Milinkovic-Savic (gran gol su lancio di Luis Alberto) e Caicedo (contropiede finale). Nel mezzo un grande Szczesny para rigore e ribattuta a Ciro Immobile, ma non basta, la Juve soffre l’inferiorità numerica e non riesce a ribaltare il risultato. Arriva così la prima sconfitta stagionale.
Gli episodi chiave della partita ci sono stati tutti nel secondo tempo. Andando in ordine cronologico se ne possono individuare 3. Il primo si sviluppa al minuto 55 quando Matuidi viene letteralmente falciato da Luiz Felipe (fallo nemmeno fischiato), il quale compie un intervento da arancione tendente al rosso. Il secondo episodio chiave è quello che si verifica 10 minuti dopo, su un contropiede della Juve: Dybala preferisce tirare in porta e non passare la palla al liberissimo Ronaldo, solo davanti al portiere avversario, per quello che sarebbe stato il gol del nuovo vantaggio bianconero. Tre minuti più tardi il patatrac, l’espulsione di Cuadrado per un fallo da ultimo uomo che avviene a circa 30-35 metri dalla porta avversaria su un pallone che stava andando per vie laterali, insomma rosso discutibile che, però, incide nettamente sul proseguo della gara.
Vani sono stati i tentativi di riprenderla, per la squadra di Sarri, una volta andati sotto anche con il punteggio. I biancocelesti giocano bene, vanno in vantaggio e amministrano il finale senza particolari affanni, ma segnando ancora un gol in contropiede. La compagine torinese, dal canto suo, torna a casa con la prima sconfitta stagionale, qualche acciacco in più dal punto di vista fisico e con uno svantaggio dalla vetta che passa da -1 a -2. Nessun patema, quindi, ma sana rabbia per un’occasione persa, un po' per la bravura della Lazio, un po' per gli episodi.
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