La mossa Andrea Pirlo
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  • Immagine del redattoreElia Robino

La mossa Andrea Pirlo


Le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria

Così Sun Tzu – generale cinese del XI secolo a cui è attribuita l’opera “l’arte della guerra” - spiega al lettore l’importanza dell'imprevedibilità per confondere i propri avversari e vincere ogni battaglia che gli si ponga davanti.


Che Sun Tzu abbia ispirato il presidente Agnelli?


È il 31 luglio e Andrea Pirlo viene portato su un fazzoletto di velluto nella conferenza stampa di presentazione sulla panchina dell’Under-23.

Le parole dell’ex centrocampista bresciano e del presidente avevano scaldato il cuore di molti tifosi bianconeri facendo pensare ad una progettualità che avrebbe portato, dopo un ulteriore anno di Sarri e un po’ di gavetta dell’ex-Milan, ad un naturale passaggio di testimone tra i due nella Juventus del futuro.


Eppure di tutta questa progettualità non se ne vede già più l'ombra, considerando che nemmeno dieci giorni dopo Maurizio Sarri viene accompagnato alla porta e Pirlo si ritrova già seduto sulla panchina dei “grandi” alla Continassa.


Un altro allenatore toscano in una celebre conferenza stampa parlava di “uomini forti, destini forti”. Se fosse seduto sulla panchina della Juve oggi forse parlerebbe di “uomini confusi, destini incerti”. Incertezza è il leitmotiv della Juve degli ultimi due anni. Allenatori scelti senza convinzione, campagne acquisti con occhio solo sui bilanci e nessuno al capitale tecnico, incertezze societarie varie. Può davvero pagare solo l’allenatore per questa situazione?


La mossa Andrea Pirlo è coraggiosa quanto azzardata. Se è vero che l’ordine nasce spontaneamente dal caos speriamo che Pirlo riesca a tirare fuori il meglio da questa grande occasione che gli viene concessa.

Un grosso in bocca al lupo.

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