Il 3 agosto 2018 la Juventus, tramite una nota apparsa sul suo sito, annuncia ufficialmente la nascita della sua seconda squadra, l'Under-23. Dopo mesi - se non anni - di confronti tra la società e organi istituzionali competenti, il club bianconero riesce finalmente a dar vita ad un progetto a lungo programmato e desiderato. Un ponte mai davvero esistito tra quella che è l'esperienza giovanile e il calcio dei grandi, che spesso rappresenta un "Everest" difficile da scalare per un ragazzo abituato a scorazzare in pianura con i suoi coetanei. Un ponte che per i nostri colori, dal 3 agosto scorso esiste, e si chiama Juventus Under-23. Questa improvvisata compagine composta da ragazzi della primavera, giovani reduci dai rispettivi prestiti e quattro fuori quota è stata catapultata nel girone A di serie C, destinato ai club di Nord Italia e Sardegna. La panchina affidata ad un uomo che in quest'estate, di scossoni ne ha vissuti tanti. Conclusa la meravigliosa stagione in D con il Mestre, Mauro Zironelli viene assunto dal Bari. Peccato che di lì a poco il club pugliese scompaia dal calcio professionistico e il buon Zironelli dal sogno del doppio salto di categoria finisca per ritrovarsi a casa in pantofole. Lesta a quel punto la Juve ad ingaggiare l'interessante tecnico vicentino, che non esita a sposare il progetto. Ecco che ha inizio il ballo delle debuttanti: la squadra è totalmente ex novo, si tratta di un vero e proprio agglomerato eterogeneo e, per quest'anno, non può porsi reali obiettivi, perchè di fatto non sa realmente dove possa arrivare. Un'unica conditio minima: mantenere la categoria. Sì, perchè retrocedere in D, tra i non professionisti, avrebbe reso fioca l'ambizione e le prospettive di questa neonata squadra. È a bocce ferme, a distanza di nove mesi, che possiamo ritenere questa prima stagione abbastanza soddisfacente. Con un dodicesimo posto in saccoccia, una salvezza tutto sommato tranquilla e l'ultimo posto valido per i playoff distante soli 3 punti è difficile avere musi lunghi. La stagione è stata costellata, com'è ovvio aspettarsi da un gruppo giovanissimo e privo di conoscenze, da tanti alti e bassi. Tante cose buone, altre che andranno riviste. La Juventus Under-23 però continuerà ad esistere, crescerà e diverrà sempre più un riferimento per la prima squadra e, a quasi un anno di distanza dalla sua nascita, questa pare già una vittoria.
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