Ciò cui abbiamo assistito ieri sera nel match dell’Olimpico ha del surreale. È successo di tutto e di più tra Roma e Juventus, basti solo pensare allo score finale: 3-4 per i bianconeri.
Gli uomini di Allegri, per l’occasione (espulsione del mister) guidati dal vice Landucci, sono scesi in campo molli, la squadra di Mourinho ne ha dunque approfittato portando subito grande pressione sulla retroguardia bianconera. La lettura difensiva sbagliata sul corner ha fatto il resto, consentendo il vantaggio ai giallorossi con Tammy Abraham, lasciato libero di colpire di testa.
La reazione juventina non si è fatta attendere molto con una perla di Paulo Dybala da fuori area, imprendibile per l’estremo difensore giallorosso. La prima frazione si è così conclusa sull’1-1.
La grande preoccupazione è però rivolta verso Chiesa, infortunatosi al ginocchio a metà primo tempo in un duro scontro con Smalling, per lui si spera sia solo una distorsione, e si prega non riguardi il crociato, vorrebbe dire stagione finita.
Il secondo tempo
La seconda metà di gioco parte subito col botto, o come dichiarato da De Sciglio nel post-partita “nella ripresa siamo entrati alla ca**o”, e la Roma segna 2 gol in 5 minuti, prima con Mkhitaryan da fuori con un tiro deviato sul quale non può nulla Szczesny, poi con una punizione magistrale di Lorenzo Pellegrini, col portiere polacco ancora una volta incolpevole.
Una Juve spenta, in bambola, confusionaria con tutto che lasciava pensare al tracollo; poi arrivano i cambi con Morata (per Kean) e Arthur (per Bentancur) che si sono aggiunti a Kulusevski, entrato nel primo tempo al posto dell’infortunato Chiesa. Proprio loro danno la scossa ai bianconeri. Il brasiliano aggiunge geometrie alla mediana e lo spagnolo si invola sulla fascia, fornendo un assist al bacio per il colpo di testa vincente di Locatelli. Due minuti dopo è Kulusevski a segnare sulla ribattuta di un tiro di Morata in area di rigore.
La partita sarebbe sul 3-3, già un miracolo insperato per molti tifosi, ma la Juve si supera e 5 minuti dopo è niente meno che Mattia De Sciglio a tagliare in area giallorossa, cercato da Mckennie, con Smalling che riesce solo a deviare leggermente il pallone, permettendo al terzino bianconero di tirare da posizione favorevolissima, ed è gol, De Sciglio trafigge Rui Patricio, e la Juve è sul 3-4.
La partita, però, è tutt’altro che finita: all’81’, esattamente 4 minuti dopo il gol bianconero c’è fallo di mano di De Ligt in area, con espulsione dell’olandese che era già ammonito: rigore per la Roma. Tek però non si lascia spaventare, la para, ipnotizza Pellegrini e si immola per la causa bianconera. Di lì in poi la Madama gestisce e porta a casa una rimonta irreale che ci tiene vivi per la rincorsa al posto in Champions League.
Ora testa alla Supercoppa di mercoledì contro l’Inter, dove tra gli assenti si aggiungono De Ligt e Cuadrado per squalifica e Chiesa infortunato. Lottare e crederci, #FinoAllaFine!
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