La differenza tra controllare e subire la partita
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  • Nicola

La differenza tra controllare e subire la partita

Che differenza c’è tra subire e controllare una partita? Le ultime due partite ci sono di aiuto.

Nel derby contro i granata la squadra ha subito la partita per 90', mentre contro gli spagnoli la squadra di Allegri è stata in controllo per gran parte del match.

Partiamo dalla formazione iniziale.

Allegri, che certo non è un cuore impavido, si trova nella situazione di aver un unico difensore di ruolo De Ligt - grande partita dell’olandese - e due terzini adattati a centrale per necessità.

Con questa premessa pretendere il coraggio da Allegri forse è troppo, considerando che il Villareal in Liga ha fatto quarantadue gol e ne ha subiti ventiquattro, uno in più dei bianconeri, e che in Champions nei gironi contro le squadre “aperte” ad esempio l’Atalanta di Gasperini ha fatto cinque gol di cui tre a Bergamo, vincendo, perdendo “solo” contro una squadra perlopiù difensiva come lo United attuale.


Nell’intento non si vuole né dare giustificazioni né alibi, la squadra dopo il 70' è andata in modalità schiacciatella, aggravata poi dall’ennesimo infortunio in partita di McKennie, oltre a quello di Alex Sandro del primo tempo.

Ma i Valenciani potevano essere affrontati in modo differente?

Proviamo a dare una nostra lettura.

Il Villareal è una squadra solida che sa difendere molto bene, Danjuma e Moreno sono due attaccanti di movimento, con dietro Lo Celso come regista che spazia in ogni zona del campo senza dare riferimenti.

Fanno delle pericolose ripartenze in ampiezza, e amano il possesso palla.

Ieri senza centrali e senza un giocatore di palleggio come Dybala che sarebbe servito come il pane, era oggettivamente difficile pretendere di più.


Questo non giustifica la continua propensione alla prudenza di Allegri, ma non è certo la partita di ieri, con tutte quelle assenze, che si poteva pensare ad una squadra “cuor di leone”.

Allegri ha preferito difendere basso per lasciare il gioco - e questa non è cero una novità - ma stringi stringi la Juventus è stata sempre in controllo e le occasioni degli spagnoli sono state veramente poche e su errori individuali.


Con le due linee difensive da cinque e da quattro i bianconeri chiudevano tutte le linee di passaggio senza concedere ampiezza al Villareal riuscendo così a limitate gli esterni di attacco che sono soggetti di una certa pericolosità.


Si poteva fare di più?

Nelle speranze si, ragionando a freddo oggettivamente sembra di no.

Riconosco che Allegri usa Arthur con il contagocce per la sua incapacità di fare filtro davanti alla difesa, e di fare sempre giocate troppo rischiose.

Però era l’unico vero giocatore di palleggio disponibile a centrocampo. Qui Massimiliano una soluzione la deve trovare e rapidamente.

Il mister può rendere Arthur un top player ma ci deve lavorare e credere soprattutto.

Vlahovic e Rabiot meriterebbero due articoli a parte per ciascuno - il francese, non in negativo come molti penserebbero - ma giusto ricordare che Dusan fa un gran gol alla sua prima palla toccata in Champions League che fa ben sperare per la sua carriera.


L’errore sul gol

Si è già detto della grande partita di Matthijs - anche Bonucci a dire il vero entrato benissimo - ma il gol nasce da un suo errore nel rompere la linea difensiva, oltre alla compartecipazione di De Sciglio che stranamente resta largo. - forse su indicazioni dalla panchina -


De ligt va troppo stretto verso Bonucci rompendo la linea e aprendo un varco larghissimo, Rabiot è l’ultimo dei colpevoli, perché lui mantiene la sua linea senza seguire l’avversario per evitare che, come nella grande maggioranza delle volte in casi simili, lasci un uomo scoperto al limite che può tirare.

Se De ligt avesse mantenuto la sua posizione avrebbe fermato Parejo.


"È stato un momento molto veloce, sono andato dentro perchè ho visto un giocatore nostro con l'uomo, sono andato troppo davanti, troppo in mezzo e ho lasciato un buco per il loro centrocampista e questo è stato un qualcosa di difficile" – queste le parole del biondo olandese. -


Adesso ci sarà da soffrire per il ritorno come da quattro anni a questa parte. E, come contro l’Ajax, la squadra avrà molte assenze, si spera di recuperare qualcuno.

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