Juventus Sampdoria 3 – 2, ma quanta sofferenza
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  • Immagine del redattoreFrancesco Rea

Juventus Sampdoria 3 – 2, ma quanta sofferenza

Un'altra vittoria sofferta, la prima davanti ai quasi 15 mila dello Stadium e la seconda consecutiva dopo la trasferta a La Spezia. Questa volta la prestazione fornita dai bianconeri è nel complesso positiva, grazie al predominio del gioco mostrato nel primo tempo e alla facilità di costruire e chiudere interessanti trame offensive.

Le preoccupazioni continuano ad arrivare dai troppo frequenti blackout, a cui siamo ormai abituati negli ultimi anni, e dalle condizioni fisiche del nostro attacco titolare.

Dybala esce in lacrime al 22’ per un problema muscolare, dopo aver firmato il tabellino con il bellissimo gol dell’1 –0; Morata è invece costretto ad uscire al 80’ a causa di un fastidio alla coscia destra. Entrambi saranno valutati nelle prossime ore, ma è certa la loro assenza nei prossimi match con Chelsea e Torino.


Queste perdite rischiano di pesare in maniera eccessiva nell'economia della squadra, soprattutto alla luce delle prestazioni non esaltanti fornite dai diretti sostituti: Kean, al netto della rete siglata contro lo Spezia, ha dimostrato di essere ancora lontano dalla forma migliore, mentre Kulusevski continua a non convincere completamente e ad alternare prestazioni degne di nota ad altre inconsistenti (ultimamente quest’ultime sembrano diventare sempre più frequenti n.d.r.).


Non mancano importanti note positive lasciate in dote da questo Juventus – Sampdoria. Prima fra tutte sicuramente la centralità di Manuel Locatelli, conquistata in tempi brevissimi e con estrema facilità, data la concorrenza pressoché nulla a centrocampo.

Nessuno nutriva particolari dubbi sul giocatore, ma è interessante notare come basti veramente poco per dare ordine al reparto e garantire un rifornimento adeguato alle punte; anzi in molte occasioni Manuel non si limita al semplice compitino ma inventa passaggi chiave per i compagni e chiude le azioni in zona d’attacco, come accaduto al 57’ quando appoggia in rete l’ottimo assist di Kulusevski per il momentaneo 3 – 1.

Momentaneo, sì, e c’era da aspettarselo. Puntuale come un orologio svizzero, sul gol della tranquillità la Juventus si disunisce, arretra il raggio d’azione e rallenta pericolosamente il ritmo. La Sampdoria inizia a far girare bene palla e a prendere le redini della gara, arrivando a segnare il gol del 3 – 2 a 10’ dalla fine.


Ennesimo gol regalato dopo un’uscita dal basso eseguita a ritmi bassissimi, senza l’appoggio adeguato dei centrocampisti e condita dai soliti errori tecnici. Ad una prima analisi sembra imputabile ad una condizione fisica ancora deficitaria, ma i minuti successivi al gol subito dimostrano come il problema stia tutto nella testa e che non riusciamo ancora a difendere e soffrire da squadra.


“La vittoria di oggi, di sofferenza, ci deve far capire che la maggior parte delle partite sono così. C’è da difendere e da fare goal”.

Prendiamoci dunque quanto di buono fatto nelle ultime uscite, perché a partire da mercoledì ci sarà da soffrire.

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