Juventus come Albachiara
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  • Nicola

Juventus Albachiara


Questa Juventus è una giovane e dolce ragazza che cerca di imparare ad attrarre l'attenzione su di sé.

Come una inesperta minorenne che si affaccia alla vita dei grandi, vive più per sé stessa che per gli altri (il campionato) incurante, impreparata e inconsapevole che per vincere il torneo di ballo di fine anno scolastico deve prima almeno riuscire ad iscriversi.


Può fare una certa impressione parlare così di una squadra degli Agnelli, ma è meglio abituarsi quanto prima: la Juventus è questa, una bella e inesperta speranza di squadra. Un’ardita scommessa sul futuro.


Gioventù

Ieri allo Stadium si è vista una bella partita in generale e un’ottima prestazione dei bianconeri per 50 minuti, come contro il Napoli, poi però la debuttante non è riuscita a tenere il ritmo, perdendo tutto quello che di buono era stato fatto. Peccati di gioventù.


Alvaro il signore delle ripartenze

All'alba del match l'azione del gol è da manuale: due passaggi, Alex Sandro, che intercetta il colpo di testa di Saelemaekers e rilancia l'azione e quello di Dybala, che di prima lancia Morata.

Alvaro se la porta avanti con la solita abilità su palla in corsa nella sua fuga verso l'area. L'ultimo tocco è un delizioso pallonetto che elude l'uscita del portiere del Milan.

La ragazzina bianconera è inaspettatamente sfrontata, compatta, attenta nei ripiegamenti, pericolosa nelle ripartenze e tanti movimenti senza palla.

Le due mezzali Rabiot e Bentancur mostrano buoni tempi di inserimento; ottima l'intesa negli spazi con Cuadrado che spesso si accentra, lasciando la fascia a Dybala per operare nella trequarti.

Bella e inaspettata la Juventus ricorda la Albachiara della canzone di Vasco Rossi.

...e con la faccia pulita

cammini per strada mangiando una mela

coi libri di scuola, ti piace studiare

non te ne devi vergognare...


Alla fine della visione romantica restano i numeri preoccupanti.

La squadra di Allegri per la seconda volta crolla dopo 50 minuti, e questo non può essere un caso.

Fare gol nel secondo tempo sembra un optional mentre subirne una certezza.

Dei problemi del centrocampo ormai ne abbiamo ampiamente discusso, e ieri l'uomo deputato all'ordine ha stentato parecchio, soprattutto quando più necessitava.

Errori di rifinitura e errori banali dei passaggi, l’immagine qui sotto ne è emblema evidentemente.

sono “sopportabili” finché la squadra riesce a recuperare palla come ieri e ripartire con ordine. Altrimenti succede quello che si è visto nelle ultime tre partite Malmoe compreso, ma per inadeguatezza degli svedesi non si sono viste conseguenze.

Lo scudetto, e fa impressione dirlo a settembre, sembra essere più una chimera che una possibilità.


Le parole di Danilo ieri sono le più indicative

«Dobbiamo essere lucidi nel valutare partita di oggi. Da una parte c'è il risultato, dall'altra la prestazione. Abbiamo fatto bene la prima parte, nella seconda siamo calati un po' e questo dobbiamo migliorarlo. Dobbiamo ripartire dal primo tempo e imparare dagli episodi, perché anche se oggi è vero che abbiamo giocato una buona partita, la classifica ci impone di correre. Dobbiamo essere più cattivi quando ci attaccano e sapere che ogni palla può essere decisiva. La prima parte è stata buona, nel possesso e nello sviluppo e nella capacità di non fare ripartire il Milan che è molto bravo in questo, dobbiamo ripartire da queste cose».


Ritorna quindi Vasco Rossi

...sei chiara come un'alba

sei fresca come l'aria

diventi rossa se qualcuno ti guarda

e sei fantastica quando sei assorta

nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri...



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