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Juventus, 2-0 alla Sampdoria: Cristiano Ronaldo e Bernardeschi suonano la nona sinfonia

Immagine del redattore: Lino BassoLino Basso

26 luglio 2020, ore 23:43: un obiettivo finale rincorso e sudato, ma finalmente centrato. La Juventus è campione d'Italia per la nona volta consecutiva, grazie alla vittoria per 2-0 sulla Sampdoria siglata con le reti di Cristiano Ronaldo sul finale di primo tempo e di Federico Bernardeschi a metà ripresa.





Nei primi quarantacinque minuti, i bianconeri si sono visti poco davanti alla porta difesa da Audero: anche con Cuadrado collocato nel tridente d'attacco, salvo poi tornare sulla linea difensiva per via dell'infortunio occorso a Danilo, la manovra offensiva della squadra di Sarri è stata piuttosto sterile, nonostante la voglia di segnare di Cristiano Ronaldo, palesemente alla ricerca del titolo di capocannoniere dopo la tripletta di Ciro Immobile contro l'Hellas Verona. A sua parziale difesa, c'è da dire che i palloni ricevuti non sono stati quelli che ci si aspettavano.


La Sampdoria si è resa più pericolosa nonostante sia mancato il guizzo finale che poteva far vacillare ancora una volta la difesa juventina, anche questa sera non impeccabile, salvata solo dalle parate di Wojciech Szczesny, anche questa sera il migliore dell'undici sceso in campo.


A rendere tutto più complicato, soprattutto in chiave Champions League, è l'infortunio muscolare di Paulo Dybala, sostituito a dieci minuti dal termine da Gonzalo Higuain.


Per ampi tratti la Sampdoria sul piano del gioco si è dimostrata migliore, ma negli ultimi cinque minuti del primo tempo, la Juve ha provato ad approfittare del calo mentale dei doriani, con Pjanic che ruba palla servendo Cristiano Ronaldo, a sua volta il portoghese serve un bel pallone per l'accorrente Federico Bernardeschi, ma il suo tiro al limite dell'area è respinto da Emil Audero.


Il calcio di punizione calciato al limite dell'area di rigore da Bernardeschi e il calcio d'angolo calciato sul finale di primo tempo non costituiscono alcun pericolo per la retroguardia della Samp, che regge bene fino a un altro tiro piazzato allo scadere del reucpero, con Miralem Pjanic che, anzichè tirare, serve alla perfezione CR7 che riesce finalmente ad insaccare con un diagonale secco e preciso. Un gol agguantato con le unghie, nonostante un primo tempo opaco.





Nella ripresa i bianconeri hanno cercato il cambio di marcia, Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain non riescono a spingere in rete un pallone che avrebbe, forse, chiuso la partita e il discorso relativo alla vittoria dello scudetto.

Pochi minuti dopo si deve ancora una volta ringraziare Szczesny, che su calcio di punizione calciato da Gaston Ramirez riesce a respingere evitando un gol quasi certo. Sugli sviluppi dell'angolo successivo, il difensore doriano Tonelli colpisce di testa facendo sfumare il pallone di poco a lato.


Adrien Rabiot, anche questa sera sugli scudi dopo la bella prestazione contro la Lazio, ruba palla a centrocampo e serve un buon assist per Cristiano Ronaldo, murato dall'ottimo intervento di Audero. Quest'ultimo, poco dopo, respinge male sul tiro di Ronaldo, che diventa preda per Bernardeschi, che nonostante venga spinto dal suo avversario riesce a infilare in porta la palla che fissa il risultato sul 2-0.


Proprio lui, il numero 33 bianconero, uno degli emblemi di una annata complicata e per certi versi maledetta, autore di un gol che lascia ancora una volta ampie discussioni sul suo valore tecnico, se sia un giocatore da Juve o se non lo sia mai stato.


Finalmente si possono mettere le mani su uno scudetto rincorso con gran fatica, in bilico anche nella ripresa del torneo post lockdown dove, nonostante il buon margine di vantaggio su Lazio e Inter, le più dirette inseguitrici, i bianconeri si sono complicati la vita perdendo troppi punti, soprattutto in trasferta: basti pensare alle trasferte di Firenze, Lecce, Napoli e Verona (per non parlare dei pazzeschi cali mentali con Milan, Sassuolo e Udinese), partite dove gli uomini di Sarri sono stati fin troppo arrendevoli, così come in Supercoppa Italiana e in Champions League nella gara d'andata degli ottavi contro il Lione.


Proprio la massima competizione europea per club rischia di essere l'ennesima dimostrazione dei tanti problemi emersi durante la stagione: un allenatore forse inadeguato, un gioco che non si è quasi mai visto e una rosa forse logora, da ristrutturare se si vuole provare a centrare un altro storico scudetto, riprovare a vincere la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana, e perchè no, provare a mettere le mani su quella coppa dalle grandi orecchie, obiettivo mai negato dalla dirigenza, che dovrà però lavorare molto per poter rendere la Juventus una squadra credibile in tal senso: il gap con altre formazioni europee è ancora troppo ampio.


Ma questo non è il momento di preoccuparsi, il 7 agosto si avvicina ma c'è ancora tempo, ora si potrà giocare più liberi mentalmente nelle gare con Cagliari e Roma, con la speranza che Paulo Dybala e Matthijs De Ligt, infortunati e sostituiti, potranno esserci, perchè ci sarà bisogno di loro. Soprattutto di loro.


Ora godiamoci questo trionfo, un pezzo di storia del calcio italiano.

Un giorno ci renderemo davvero conto della portata di questa impresa TITANICA.


Complimenti ragazzi.





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