Una Juve versione "Dottor Jekyll & Mr. Hyde" porta a casa 3 punti pesantissimi, al termine di una gara assai concitata e scandita da mille emozioni.
In questi 90 minuti sono emersi tutti i pregi e i difetti che contraddistinguono questo verde gruppo di ragazzi allenati da Zauli.
Da una parte l'entusiasmo, il talento e la corsa, doti proprie di una squadra che ha pochi eguali sotto questi aspetti nel suo girone. Dall'altra l'inesperienza, la fragilità e la leggerezza di una gioventù che spesso compromette o rischia di compromettere quanto di buono riesce ad esprimere sul campo.
La Juve U23 è capace di tutto, nel bene e nel male. Zauli lo sa ed è consapevole che dovrà soffrire quasi ogni partita, anche quando tutto sembra semplice.
Uno spettatore meno attento al percorso dei bianconeri sin qui avrebbe giudicato la gara, dopo il momentaneo 3-0, chiusa. Archiviata. Mai avrebbe pensato di dover soffrire fino al fischio finale, ma così è stato.
Andranno riviste e analizzate dal mister, assieme al gruppo squadra, alcune dinamiche difensive e della gestione del vantaggio, per cercare di evitare situazioni al cardiopalma come quella odierna.
Ora però è il momento di celebrare, come giusto che sia, una vittoria importantissima in ottica classifica. Questi 3 punti consentono ai bianconeri un balzo di due posizioni, portandosi undicesimi in graduatoria, e riducendo lo svantaggio rispetto a chi è davanti, al netto comunque di 2 partite ancora da recuperare.
L'uomo copertina di questo successo è senza ombra di dubbio Elia Petrelli, attaccante romagnolo classe 2001, autore di una fantastica tripletta che non ha potuto che suscitare interesse ed ammirazione da parte di Andrea Pirlo e di tutta la dirigenza seduta in tribuna al Moccagatta.
Centravanti fisico ma raffinato, ha piedi da trequartista.
Se ogni tanto non giocasse "in ciabatte" sarebbe senza dubbio il miglior giovane centravanti di tutta l'academy bianconera (in realtà, nonostante tutto, forse lo è già).
Un hat-trick "lampo", dal momento che le 3 marcature sono arrivate in appena 16 minuti, tra 11' e 27' minuto. Molto bello soprattutto il secondo gol, che ha visto il bomber cesenate concludere perfettamente al volo un bel cross dalla destra di Di Pardo.
Juve fino alla mezz'ora padrona del campo e meritatamente in vantaggio di 3.
Da lì in poi si è spenta la luce e i bianconeri hanno creduto che i giochi fossero fatti. La Pistoiese dal canto suo ha avuto il merito di non uscire mai davvero dalla gara e, superato il black-out, ha saputo reagire al 32' con un bel gol di rovesciata da distanza ravvicinata, sugli sviluppi di un batti e ribatti in area.
Retroguardia bianconera troppo leggera e in difficoltà soprattutto sui calci piazzati, orfana del gigante Dragusin - convocato in prima squadra - e del leader Raffaele Alcibiade, ancora alle prese con qualche guaio fisico.
La Pistoiese carica a testa bassa e trova il gol del 3-2 ad inizio ripresa, ancora da corner con un tocco beffardo sul primo palo di Romagnoli.
Quello è l'episodio che offre piena consapevolezza ai padroni di casa che, continuando in quel modo, avrebbero potuto dimenticarsi la vittoria. Difatti la squadra rinsavisce e, seppur senza la stessa brillantezza dei primi 30', rientra mentalmente in partita. Torna a lottare su ogni pallone, crea occasioni e difende da squadra.
Gli ultimissimi minuti sono al cardiopalma ma, tutto sommato, il finale di gara viene gestito discretamente bene. Anzi, ai punti probabilmente sarebbe stato più onesto un 4-2.
Molto positiva la prestazione di Di Pardo, tornato dopo la lunga degenza per coronavirus che lo ha tenuto lontano dal campo per alcune settimane. Non ha fatto male Leo nella sua posizione, ma con lui è un'altra cosa. Corre per due, si sovrappone, crossa, ripiega, tutto con un'altro passo. Tra quelli più in vista in questo avvio di stagione.
Leader tecnico indiscusso Fagioli, al centro di ogni trama di gioco. Tesse, cuce, ricama, tutto con un'eleganza e raffinatezza propria di un sarto di Dior. È però cresciuto anche sotto altri aspetti, come quello della cattiveria agonistica. La qualità resta cristallina, ma ora se c'è da tirare un pallone fuori dallo stadio non si fa pregare.
Correia è il valore aggiunto di questa squadra, lo sanno ormai anche i muri. È il "Cuadrado dell'u23": - oltretutto si somigliano fisicamente - fa talmente tante cose, e tutte bene, che gli si perdona anche qualche (rara) leggerezza. Pirlo lo ha visto coi suoi occhi, e sa perfettamente che, tra non molto, calpesterà l'erba dello stadium.
Non benissimo il trio difensivo, spesso in affanno e incapace di garantire un'adeguata stabilità e sicurezza ai compagni davanti. Meno brillante e ispirato del solito Ranocchia, buona la gara di Peeters, che sa rendersi utile con la sua fisicità davanti alla difesa. Luci e ombre per Rafia, che ha alternato errori banali a giocate di enorme qualità.
Ottimo come sempre il portiere Uruguaiano Israel, bravo a salvare il risultato con un paio di voli dei suoi.
Menzione particolare tra i subentrati per Vrioni, abile a sfruttare i 20 minuti concessigli mettendo in continua apprensione la difesa avversaria con le sue accelerazioni e guadagnandosi falli importanti.
Positivi anche gli ingressi di Mosti in cabina di regia e del 2002 Barbieri al posto di Di Pardo sull'out di destra. Esordio stagionale per l'attaccante 32enne Brighenti, finalmente a disposizione di mister Zauli.
Mercoledì al Moccagatta arriva il Grosseto: altra partita, altra occasione per dare la caccia alla B.
Juventus U23 - Pistoiese
Reti: 10′ Petrelli, 24′ Petrelli, 28′ Petrelli, 32′ Cesarini, 48′ Romagnoli
Formazioni:
Juventus U23 (3-4-2-1): Israel; Delli Carri, Capellini (84′ Troiano), Coccolo; Di Pardo (46′ Barbieri), Peeters, Ranocchia (59′ Mosti), Felix Correia; Fagioli, Rafia (71′ Vrioni); Petrelli (59′ Brighenti). All. Zauli. A disp. Nocchi, Oliveira Rosa, Leone, Gozzi, Del Sole, Tongya, Wesley
Pistoiese: Vivoli; Cerretelli (79′ Simonetti), Valiani (69′ Gucci), Spinozzi (46′ Mal), Cesarini, Pierozzi, Solerio, Romagnoli, Camilleri (86′ Renzi), Chinellato (79′ Stoppa), Simonti. All. Frustalupi. A disp. Toselli, Llamas, Mazzarani, Salvi, Giordano, Tempesti, Rondinella
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