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  • Danilo Ceci

Juve U23: la fine di una meravigliosa favola

Anche le avventure più belle ed appassionanti giungono ad una conclusione e, sebbene tutti ci augurassimo che finisse più avanti, magari nel tripudio finale, ci tocca fare i bagagli e tornare a casa.


Ma in questo caso, nonostante possa sembrare retorico, si rientra a testa alta.

Sì, perché questo gruppo di calciatori giovanissimi è stato in grado di fare qualcosa che va ben oltre le aspettative: hanno portato a casa una coppa e fatto sognare una promozione che fino a qualche mese fa pareva impensabile.


Ieri l'u23 ha dovuto arrendersi contro la Carrarese. Una squadra più esperta, probabilmente più forte - questo almeno ci ha raccontato la regular season - ma non ha lasciato nulla di intentato, nemmeno quando ormai sembrava tutto finito.


La squadra ha lottato fino alla fine, rimontando nell'ultimo quarto d'ora le due reti di svantaggio, ma ciò non è stato sufficiente.

I padroni di casa, grazie al loro secondo posto in classifica, sono stati giudicati testa di serie nei playoff ed avevano pertanto la possibilità di accedere al turno successivo anche solo pareggiando.


Una condanna alla vittoria che è pesata come un macigno sui ragazzi di Pecchia, parsi sin dalle prime battute, complice l'inesperienza, parecchio tesi e contratti.

A questi livelli il talento e l'entusiasmo da soli non bastano, devono essere accompagnati da quella giusta dose di esperienza, lucidità e malizia che è parsa molto più tangibile nei toscani.


La Carrarese ha meritato l'accesso in semifinale per tutto ciò che ci hanno complessivamente raccontato i 90 minuti, malgrado il 2-2 acciuffato in extremis dalla Juve. Costantemente con la spina attaccata, più reattivi, più concentrati e più freschi, sebbene si trattasse della loro prima partita post covid.


I nostri ragazzi non hanno mai mollato e ci hanno lasciato tutti lì col fiato sospeso, ad un minuto dalla fine, a sognare la storica impresa. Se solo la gara fosse durata altri 5 minuti, chissà..


La prima frazione di gioco ci ha regalato una Juve non al meglio.

Complice anche l'assenza pesante di Fagioli per squalifica, il palleggio è stato sempre poco fluido, insicuro.


Tanti i palloni persi ingenuamente sul pressing di una Carrarese che ha impattato la partita con grandi motivazioni e, notando un'avversaria alle corde, ha conquistato sempre più convinzione col passare dei minuti.


Per il vantaggio dei padroni di casa bisogna attendere 18 minuti: un contropiede letale culmina con il tiro dal limite di Damiani, sulla respinta incerta di Loria si avventa Valente che porta avanti i suoi per l'1-0.


Il parziale di gara non fa che galvanizzare i toscani e demoralizzare gli ospiti, i quali stentano a offrire segnali di reazione.


Al 43', quando la Juve stava per portare all'intervallo uno svantaggio non poi così penalizzante, arriva il raddoppio della Carrarese che è un secchio di acqua gelata sulla testa dei bianconeri:

dalla sinistra Calderini sforna un bel cross ed Infantino, indisturbato, la mette di testa all'angolino basso.



All'intervallo Pecchia prova a scuotere i suoi attraverso 3 cambi in un solo slot:

Dentro Marques, Brunori e Beruatto, fuori Wesley, Frabotta e Peeters.


Gli ospiti approcciano col giusto spirito la ripresa e cercano lo spunto per riaprire la partita, puntando su un fisiologico calo dei toscani.


Al di là delle buone intenzioni e di un'evidente voglia di riscatto, la Juve continua ad essere troppo imprecisa e frettolosa, non riuscendo mai a creare occasioni da gol pulite.


Si palesa anche una buona dose di sfortuna al 59', quando al termine di un'azione confusionaria Traoré scarica un missile che si stampa sulla traversa.


Al 63' entra al posto di Portanova colui che si rivelerà il protagonista in positivo tra le fila juventine: Giacomo Vrioni, bomber classe '98 arrivato a gennaio dalla Samp e già convocato in più occasioni in prima squadra da Sarri.


Nel frattempo la Carrarese capisce di avere l'opportunità di chiudere definitivamente i conti e torna ad affacciarsi con insistenza in attacco.


Doppia occasione per i toscani al 67' con Infantino che lambisce la traversa e al 70', quando Loria fa un miracolo sulla conclusione d'esterno di Valletti a botta sicura.


Scampati al colpo del ko i ragazzi di Pecchia decidono di tentare il tutto per tutto con un forcing che dà i suoi frutti al 75': il neo entrato Vrioni dal nulla calcia splendidamente da fuori area col mancino ed accorcia lo svantaggio.


Per il gol del pari bisogna attendere il '90: palla dentro di Beruatto e l'ex canterano del Barca Marques la piazza in rete con un forte diagonale in area di rigore.


I 5 minuti di recupero scorrono senza particolari brividi e la Carrarese con un po' di mestiere riesce a portare a casa una pesantissima qualificazione alla semifinale playoff, in cui affronterà il Bari.


Non ci resta che congedarci con questo splendido gruppo di ragazzi che è riuscito a far appassionare milioni di tifosi e anche tanti scettici, attraverso una stagione colma di soddisfazioni.


Il lavoro di Pecchia è stato più che dignitoso e potrà lasciare con estremo orgoglio la guida di questa squadra al favorito n.1 per la panchina 20-21, Andrea Pirlo.


Appuntamento dunque alla prossima stagione, ma nel frattempo noi non esiteremo mai ad aggiornarvi, stay tuned!

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