Juve U23 al giro di boa, il girone di andata si conclude con un altro successo
top of page
  • Danilo Ceci

Juve U23 al giro di boa, il girone di andata si conclude con un altro successo

Con la vittoria esterna di sabato pomeriggio contro il Legnago, la seconda consecutiva, si conclude la prima metà di campionato. Il bilancio sul lavoro svolto dai ragazzi fin qui è da ritenersi ampiamente positivo, considerando tutte le difficoltà alle quali i ragazzi di Zauli sono andati in contro.


Un sesto posto in solitaria in classifica che soddisfa ma che lascia anche dell'amaro in bocca, considerando le tante occasioni sprecate e gli errori al limite dell'imperdonabile, come ad esempio i sette penalty sbagliati su sette.


Un record negativo che ha dello storico e che condiziona inevitabilmente il cammino dei giovani bianconeri, altrimenti proiettati verso posizioni ben più prestigiose. La speranza è che il trend venga invertito nella seconda metà di stagione, possibilmente individuando un rigorista dal sangue di ghiaccio.


Un altro aspetto da migliorare è senz'altro la produzione offensiva. 20 reti segnate in 19 gare - a fronte delle 24 subite - sono davvero un numero esiguo per chi ha grandi ambizioni come la Juve U23. Basti pensare che nessun altro, nelle prime 8, ha una differenza reti in passivo.


27 punti non sono pochi, ma si tratta di uno score migliorabile attraverso la ricerca di un briciolo di continuità in più nei risultati. Mai la Juve è andata finora oltre i due trionfi consecutivi, a causa dell'eccessiva instabilità della squadra. Sintomatico di questa bipolarità è il numero molto basso di pareggi: solo 3. 8, invece, sia le vittore che le sconfitte.


Un progetto che va nonostante tutto avanti e continua a dare frutti sempre più evidenti: in pochi mesi sono già diventati già quattro i gli U23 ad aver esordito in prima squadra: De Winter, Soulé, Da Graca e Miretti. I primi due, in particolare, sono oramai stabilmente nel giro della prima squadra e su di loro Allegri non lesina elogi né pubblici attestati di stima.


Sono ancora molti i talenti sui quali la Juve crede ed auspica un futuro roseo: da Franco Israel, portiere uruguayano papabile vice Szczesny nella prossima stagione, a Diego Stramaccioni, difensore mancino classe 2001 cresciuto a vista d'occhio al fianco di De Winter, a Barbieri, terzino con grandi qualità di spinta, passando per il funambolico esterno francese Marley Aké, fino al talento cristallino ma ancora troppo intermittente Nikola Sekulov.


Presumibilmente da gennaio in poi saranno sempre più anche i ragazzi dell'U19 che si affacceranno al salto tra i professionisti. Da seguire in tale ottica in particolare Nzouango, Mulazzi e Iling Jr.


La gara di sabato, vinta per 2-1 dai bianconeri, ha portato grande entusiasmo nell'ambiente e la squadra è motivata come non mai a superare la Pergolettese nel match infrasettimanale previsto per domani, così da trascorrere un natale privo di angosce.


C'è stata enorme complicità del portiere avversario sul successo di sabato, che si è goffamente lasciato superare da un tiro non irresistibile di Compagnon, al suo secondo gol consecutivo.


Una buona notizia è il ritorno alla rete di Andrea Brighenti, l'unico fuori quota rimasto oltre a Fabrizio Poli. Il centravanti 34enne non era ancora riuscito a timbrare il cartellino prima di due giorni fa, quando si è lasciato andare ad un'esultanza liberatoria dopo il tap-in vincente.



2-1 che sta anche parecchio stretto ad una Juve che ha creato tantissimo e sprecato molto di più. Un risultato a forte rischio beffa nel finale, dal momento che i bianconeri non si affrettavano a chiudere la contesa.


Solida la prestazione di Riccio al centro della difesa, reduce da un problema fisico che lo aveva tenuto ai box nell'ultimo periodo.


Propositivo Daniel Leo sull'out di destra. Suo l'assist per l'1-0 di Brighenti e tante belle galoppate sulla fascia. Prezioso in entrambe le fasi.


La palma di migliore in campo va però a Miretti, che sembra essere sempre più fuori contesto nella serie C, malgrado i suoi 18 anni. Strappa in velocità, crea, ispira i compagni, effettua cambi di campo di 30 metri come fosse la cosa più semplice del mondo. Mai come per lui, la definizione di "nuovo Marchisio" sembra calzare a pennello.


Legnago Juventus U23 1-2


Reti: 24′ Brighenti, 28′ Buric, 32′ Compagnon


Legnago (4-3-1-2): Enzo; Ricciardi, Gasparetto, Bondioli, Pitzalis (67′ Rossi); Antonelli (74′ Sgarbi), Yabré, Giacobbe; Buric; Contini, Juanito (78′ Zanetti). All. Colella. A disp. Corvi, Gasparini, Rossini, Ambrosini, Lazarevic, Milani, Stefanelli, Muteba, Casarotti, Olivieri


Juventus U23 (4-4-2): Israel; Leo, Riccio, Stramaccioni, Anzolin; Akè, Miretti, Zuelli, Compagnon; Brighenti (85′ Cudrig), Da Graca (85′ Sersanti). All. Zauli. A disp. Raina, Daffara, Leone, De Marino, Palumbo, Cerri, Barbieri

82 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page