L'avventura della squadra di Zauli si è ufficialmente conclusa lo scorso mercoledì 19 maggio, quando la Pro Vercelli ha trionfato con merito, interrompendo bruscamente la cavalcata bianconera nei playoff verso il sogno di gloria chiamato serie B.
Una sconfitta per 1-0 amara ma giusta per ciò che ha raccontato la partita all'interno dei suoi 90 minuti.
La Juve è parsa sin dall'inizio sopraffatta dall'ansia di dover segnare a tutti i costi.
Come infatti previsto dalle norme della lega di serie C,la squadra peggio classificata nella regular season, ha un solo risultato su tre a propria disposizione. Solo la vittoria, nessun extra time.
La Pro Vercelli ha impostato una gara rognosa, sporca, mirata a portare i bianconeri su binari a loro poco congeniali.
Quindi falli, provocazioni, accenni di rissa, continue interruzioni: repertorio che non può ancora essere nelle corde dell'ingenua e inesperta under 23.
Il bilancio stagionale resta complessivamente positivo, sebbene ai nastri di partenza ci fossero probabilmente le premesse e le potenzialità per poter fare meglio.
Decimo posto come nella scorsa stagione, con appena un punto in più in classifica (da 51 a 52) e l'obiettivo qualificazione ai playoff raggiunto per il rotto della cuffia, all'ultima posizione disponibile.
Nella scorsa stagione c'era stato il grande trionfo in Coppa Italia di serie C - quest'anno non disputatasi per via del Covid - che aveva proiettato la squadra dell'allora mister Pecchia direttamente alla fase eliminatoria nazionale.
Le difficoltà e le attenuanti non sono mancate, tra l'epidemia da virus di inizio stagione che ha sostanzialmente dimezzato la rosa per oltre un mese, numerosi infortuni e giocatori chiave chiamati a fare continuamente da spola tra under 23 e prima squadra.
La fase offensiva e quella difensiva hanno rappresentato, rispettivamente, il più grande pregio e il vero tallone d'Achille della Juve. I 52 gol segnati in campionato si traducono in secondo miglior attacco del campionato dietro al Como (59), mentre i 50 gol subiti rendono i bianconeri la quinta peggior difesa.
Al di là dei risultati di squadra ottenuti, i tanti giovani che hanno fatto la loro comparsa in prima squadra - da Frabotta, a Portanova, Fagioli, Correia, Vrioni, Dragusin, fino a Rafia, decisivo in Coppa Italia, confermano la bontà di un progetto in continua ascesa, mirato in parte all'autofinanziamento ma soprattutto alla crescita e valorizzazione in casa degli juventini del domani.
Ci sarà tempo per riprogrammare la nuova stagione.
La guida tecnica verrà presumibilmente cambiata, ci sarà un corposo rinnovamento dell'organico con un ponderato mix tra giovani promossi dalla primavera e colpi di mercato, con l'obiettivo di ripartire a settembre con rinnovate ambizioni e una base sempre più solida.
Nella seconda parte, di cui al link in basso, verrà analizzata la stagione dei singoli interpreti di questa lunga ed impegnativa stagione. Buona lettura!
https://www.juniverse.eu/post/juve-u-23-%C3%A8-tempo-di-bilanci-il-resoconto-di-una-stagione-seconda-parte
Commenti