Contro i doriani si è chiusa matematicamente la stagione 19/20 che ha portato alla Vecchia Signora il nono scudetto consecutivo, e sempre contro di loro, domani sera (20:45) si aprirà la stagione 20/21.
Da quel 2-0 firmato Ronaldo e Bernardeschi del 26 luglio sono cambiate molte cose in quel de La Continassa. Maurizio Sarri è stato esonerato, ed al suo posto la dirigenza ha optato per una scommessa di lusso: Andrea Pirlo. Insieme all’allenatore è cambiato anche lo staff, con ingressi di livello, Tudor come vice-allenatore e Bertelli come preparatore atletico.
Anche la rosa ha subito, e sta subendo, cambiamenti: ad oggi sono andati via Pjanic, Matuidi ed Higuain, e sono in uscita Khedira e De Sciglio, mentre sono arrivati Kulusevski, Arthur Melo e McKennie, oltre al rientro di Pellegrini dal Cagliari. Si attende invece a giorni l’arrivo di Edin Dzeko dalla Roma, mentre siamo in attesa di ulteriori sviluppi sull'asse Juve-Everton per il ritorno di Moise Kean sotto la Mole.
Per ultimare la rosa c’è ancora tempo, il mercato, in via eccezionale causa Covid-19, chiuderà il 5 ottobre. Per il campionato, invece, il tempo è pressoché finito. Bisogna scendere in campo, difendere il titolo e correre alla conquista del decimo consecutivo.
Se a dare la carica dalla panchina ci sarà la novità Pirlo, a guidare i compagni in campo sarà ancora Cristiano Ronaldo, apparso in grande forma nella partita di Nations League contro la Svezia di Kulusevski.
E sarà proprio quest’ultimo ad affiancarlo sul fronte offensivo a causa della mancanza di una prima punta e degli infortuni di Dybala e Bernardeschi. Lo svedese, acquistato a gennaio dalla Juve, promette grandi cose, ed ha tantissimi estimatori, a partire proprio dal fuoriclasse portoghese che indossa la camiseta numero 7. Si è distinto, infatti, per la sua grande duttilità tattica, riuscendo ad interpretare benissimo sia il ruolo di mezzala che di trequartista, ala e punta (dove giocherà domani). A ciò si aggiunge grande forza fisica e progressione, doti che si vedranno ancor meglio quando la condizione fisica sarà al top.
Insomma, certezze non ce ne sono, idee sì, come quelle presentate da Pirlo nella sua Tesi per essere abilitato ad allenare: calcio propositivo che prevede la partecipazione di tutti sia alla fase difensiva che alla fase offensiva, pressing e recupero alto del possesso, dominio del gioco. I sentori sembrano essere quelli giusti, ma ora è tempo di trasformare tutta la teoria in pratica, in gioco, in gol, in vittorie, #FinoAllaFine.
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