Juve – Farencvaros, gara incolore e prestazione sottotono… ma non è tutto da buttare
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  • Immagine del redattoreFrancesco Rea

Juve – Farencvaros, gara incolore e prestazione sottotono… ma non è tutto da buttare

Aggiornamento: 3 feb 2021



Vittoria e qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo: non poco sicuramente, ma ci aspettavamo ben altra prestazione. Come lo stesso Pirlo ha sottolineato nella consueta conferenza pre-partita, era importante dare continuità alla bella vittoria ottenuta in campionato contro il Cagliari. Il tecnico è alla ricerca di certezze, sia dal punto di vista del gioco che dell’atteggiamento, ma le risposte ottenute ieri sera dai suoi non sono delle più incoraggianti.


L’approccio alla gara col Ferencvaros è stato debole e distratto, il gol del vantaggio della squadra ungherese ne è un riassunto puntuale, a dimostrazione di come in Europa non esistano partite scontate. Probabilmente il risultato dell’andata ha convinto i nostri che il minimo sforzo sarebbe bastato per portare a casa i tre punti, convinzione durata però solo pochi minuti.


Dopo il gol di Uzuni, poi, è mancata una reazione organizzata. Alla voglia di recuperare lo svantaggio non è stata abbinata la giusta intensità: nella prima frazione la pressione è stata portata spesso con tempi di gioco non perfetti e l’aggressione sulle seconde palle è stata affidata ai singoli, favorendo di fatto l’uscita palla e lo sviluppo pulito delle azioni avversarie. Una volta recuperato il possesso, è mancata la velocità nell’impostazione e la capacità di trovare imbucate per gli attaccanti, che dal canto loro hanno svolto un buon lavoro a cavallo della linea difensiva avversaria.


I numerosi fuorigioco fischiati dimostrano la poca rapidità dei centrocampisti bianconeri, apparsi troppo compassati e intestarditi nel trovare soluzioni centrali. Arthur nello specifico sta dimostrando grandi qualità in fase di uscita bassa e smistamento, ma emergono alcuni limiti nel gioco in verticale e nell’ultimo passaggio, aspetti da curare particolarmente quando si affrontano avversari chiusi ed aggressivi.


La partita è stata risolta dalle giocate dei singoli più in forma dall’inizio della stagione. Ronaldo, qualora ce ne fosse bisogno, non perde l’occasione di ricordare a tutti chi comanda, Danilo ha smesso ormai di sorprendere per solidità difensiva e qualità palla al piede, Cuadrado è l’uomo in più, costantemente in movimento e sempre pronto a servire palloni perfetti al nostro numero 9, Morata, sempre più decisivo e imprescindibile.


Dobbiamo migliorare sotto molti aspetti, ma come detto non mancano le note positive neppure in una serata scialba che, è bene ricordarlo, ci porta in dote vittoria e qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo.

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