Juve, da dove ripartire?
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  • Immagine del redattorePasquale Troiano

Juve, da dove ripartire?

Aggiornamento: 21 set 2021

La squadra vista nei primi cinque match stagionali lascia poco spazio ai calcoli, e tanto ai pensieri – per lo più pessimistici – sul proseguo degli impegni nazionali e internazionali. Allegri ha ancora tanto lavoro da fare visto che la squadra al momento non risponde presente, né fisicamente (crolla sistematicamente nei secondi tempi) né mentalmente.


C’è insomma molto da sistemare e poco, pochissimo, tempo a disposizione perché se in Champions si è riusciti a vincere subito, in Serie A avere 2 punti dopo 4 partite è davvero tanto incredibile quanto imbarazzante. Alla Continassa non si respira positività, ma rabbia, che speriamo si possa tradurre in prestazioni di spessore, in grinta e in risultati.

Nonostante tutto, nonostante la classifica drammatica, sembra impossibile non aspettarsi una crescita della squadra, e dei singoli. Allegri negli anni ha dimostrato più volte di saperne uscire – e bene – dai momenti complicati. Ora, subentrato a Pirlo, si è ritrovato a lavorare con un gruppo diverso rispetto a quello esperto che aveva a disposizione nella sua precedente esperienza in bianconero. Bisogna dare il giusto tempo al mister e ai giocatori di trovare la quadra, ma è più che legittimo pretendere ben altri risultati, essendo l’organico di tutto rispetto.


NEL SEGNO DEL DIEZ


Tra tutte le note negative di questo avvio di stagione si intravede una luce in fondo al tunnel: Paulo Dybala. Il dieci bianconero è stato finalmente messo al centro del progetto con tanto di rinnovo che arriverà a breve. Nonostante i risultati negativi, Paulo sta dimostrando voglia e personalità da leader, trascinando i compagni e sfoderando grande tecnica. La sua tecnica.

Non si può non ripartire da lui, dai suoi gol, dai suoi assist e dalle sue giocate per vedere rinascere la Juve, e ritornare lì dove le compete. Max gli ha dato piena fiducia, l’ha consacrato leader tecnico della squadra e capitano in seconda, facendo scivolare Bonucci dietro di lui nelle gerarchie. Ora tocca a Paulo, insieme ai compagni più esperti, ricompattare il gruppo e riportare gioia tra i tifosi e alla Continassa.

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