J-Women: La forza della continuità
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  • Immagine del redattoreFrank Lenardon

J-Women: La forza della continuità

Con l’odierna vittoria per 2-0 contro il Napoli, la Juventus Women di Rita Guarino si aggiudica il quarto scudetto consecutivo nei primi quattro anni dalla sua iscrizione alla Serie A Femminile.

La partita è come al solito a senso unico, con la Juve padrona del campo che chiude già i conti nel primo tempo: due cross dalla destra di Maria Alves, sul primo si avventa Girelli, sul secondo arriva Bonansea al 29'. Il Napoli trova un paio di conclusioni ben gestite da Giuliani, nella ripresa Bonansea, migliore in campo oggi, centra l’incrocio con un destro a giro mentre ancora Girelli ci prova dalla distanza trovando la traversa. Al triplice fischio esplode la festa sul terreno dell’ Ale&Ricky di Vinovo.

La festa di oggi a Vinovo

Di anno in anno la concorrenza aumenta le dirette avversarie si rafforzano con giocatrici di livello e prestigio internazionale, ma da ormai quattro anni l’albo d’oro a maggio recita Juventus Football Club, per giunta quest’anno a punteggio pieno, con venti vittorie in altrettante gare al momento.

Quali sono le basi su cui si è costruito un simile dominio?

Tanto si è discusso sulla Juventus maschile a proposito di una rosa molto competitiva anche in Europa, smantellata negli anni sull’altare delle plusvalenze e delle occasioni di mercato a parametro zero, piuttosto che di una squadra priva di riserve in diversi ruoli. Fatte le debite proporzioni in campo economico, vanno invece elogiate la programmazione e l’organizzazione pressoché impeccabili svolte dalla dirigenza bianconera per il settore femminile.

Stefano Braghin e Rita Guarino, principali artefici di questi successi

Nella primavera 2017 l’allenatrice Rita Guarino e il DS Stefano Braghin si sono seduti al tavolo davanti ad un foglio bianco assemblando una rosa con giocatrici esperte come Laura Giuliani, Sara Gama, Cecilia Salvai, Martina Rosucci e Barbara Bonansea, e ragazze più giovani ma molto promettenti come Lisa Boattin, Arianna Caruso e Aurora Galli, insieme a qualche innesto dall’estero come Katie Zelem e Tuija Hyyrynen.


In seguito alla prima cavalcata scudetto conclusasi con il trionfo nella finale di Novara, a Vinovo giungono Linda Sembrant, Sofie Pedersen e Cristiana Girelli, ancora oggi colonne portanti della squadra campione d’Italia: quest’ultima miglior marcatrice in bianconero con oltre 50 gol, passando poi per gli acquisti di Andrea Staskova e Maria Alves fino a Lina Hurtig.


Se è vero che nella stagione una squadra femminile disputa alcune partite in meno rispetto a una squadra maschile, è altrettanto vero che in questi quattro anni la Guarino si è trovata molto raramente in emergenza, potendo sempre contare su almeno due calciatrici per ruolo in grado di permettere un turnover efficace ed avere la squadra al meglio per ogni momento chiave della stagione.



Inoltre, la continuità tecnica in panchina ha permesso allo staff e all’allenatrice di poter lavorare di anno in anno su basi consolidate, senza puntare a stravolgimenti “filosofici” e perfezionando le varie soluzioni tattiche in funzione sia dell’avversario che di una propria identità riconoscibile ma non predominante su quelle che sono le grandi individualità della squadra.


In chiave futura è ovvio che il passo che la Juventus Women deve cercare di compiere sarà quello della competitività in Europa. Sebbene vi siano vere e proprie corazzate probabilmente irraggiungibili in sole una o due stagioni, per quanto mostrato nelle ultime apparizioni in Champions League contro Barcellona e Lione, finaliste quest’anno le catalane, vincitrici delle ultime cinque edizioni le francesi, le bianconere hanno dato tutto sommato buoni segnali, dimostrando la validità del percorso intrapreso.

Non è ancora certo se in estate si punterà nuovamente sulla linea della continuità o se ci saranno dei cambiamenti sia per quanto riguarda la rosa titolare sia per quanto riguarda la panchina.

Pare infatti che sarà a piede libero Jean-Luc Vasseur, attuale tecnico proprio dell’Olympique Lione con Rita Guarino tentata dalla panchina della nazionale italiana, che dovrebbe essere a sua volta liberata dalla Bertolini in seguito all’Europeo 2022 come riportato da Tuttojuve.com.

Nelle prossime settimane si saprà certamente qualcosa in più, nel frattempo possiamo gioire per un altro scudetto in arrivo J-Museum ed essere orgogliosi di quanto costruito in così poco tempo da parte della sezione “rosa” della società, unitamente ad un impegno e una professionalità senza pari messe in campo da questo gruppo di ragazze che dimostra ogni giorno di più di incarnare alla perfezione il DNA della Juventus.

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