J-Women: la cavalcata continua
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J-Women: la cavalcata continua

(di Francesco Lenardon)


Dopo la brillante prestazione contro il Tavagnacco, la Juventus Women comincia il girone di ritorno facendo visita all’Empoli, settimo in classifica e autore del colpo grosso in casa del Milan la domenica precedente. Circa 1400 gli spettatori presenti allo Stadio Carlo Castellani.


Rientra tra i pali Laura Giuliani, nel 4-3-3 in difesa con Gama Sembrant e Boattin tocca a Cecilia Salvai (64’ Sikora); in mediana solito trio Galli-Pedersen-Rosucci (74’ Caruso), tridente offensivo con Bonansea (82’ Zamanian), Cernoia e Girelli. Proposto il 4-3-3 anche nell’Empoli di Mister Pistolesi: Baldi; Garnier (82’ Ness), Giatras, Varriale, Di Guglielmo; Simonetti, Cinotti, Prugna; Acuti, Papaleo (73’ Anghileri), Hjohlman (65’ Boglioni).


L’avvio è bianconero: da un’incursione di Girelli il pallone finisce sui piedi di Lisa Boattin che da fuori area spara in out col mancino. Al quarto d’ora si accende Barbara Bonansea con una serie di dribbling sulla destra, la conclusione a giro però termina oltre la traversa. Passa un minuto e Boattin dalla fascia scarica su Valentina Cernoia, che come al solito serve magistralmente Cristiana Girelli in inserimento in area: pallone sul palo lungo, vantaggio e dodicesima firma in campionato. Azione dalle trame ormai ricorrenti nelle ultime gare. Non appagata la Juventus continua a creare occasioni, ma l’eccesso di sicurezza appanna la precisione e il raddoppio non arriva. Al contrario, l’Empoli agguanta il pari: al 36’ il cross di Prugna trova Arianna Acuti, che di testa anticipa l’uscita di Giuliani. Non perfetta la retroguardia bianconera che, troppo larga, lascia due giocatrici smarcate al limite dell’area. Termina sull’1-1 la prima frazione di gioco.

Nella ripresa le padrone di casa calano e la capolista ricomincia il monologo. Bonansea mette il turbo sulla destra, palla all’indietro per Pedersen che controlla e conclude verso la porta, trovando però la respinta di un difensore. Come nel primo tempo è il preludio al gol, ancora con un’azione capolavoro: Pedersen verticalizza per Galli che fa scorrere su Girelli, sponda per Cernoia e mancino potente sul secondo palo. Piovono gli applausi dalle tribune. Si cerca il gol della sicurezza prima con Galli (tiro centrale) e poi di nuovo con Cernoia, ben servita al limite dalla subentrata Zamanian, ma ostacolata in due tempi da Baldi. Proprio la giocatrice francese nel recupero riceve da Pedersen e cerca il destro a giro senza però inquadrare il bersaglio.

Contro un avversario di ottimo livello la Juventus Women conquista un’importante vittoria con la quale mantiene a sei punti di distanza la Fiorentina. Nonostante l’imperfezione in occasione del gol subito, sono eccellenti le azioni che portano alle reti bianconere, a dimostrazione del grande lavoro di Rita Guarino e dei suoi collaboratori. Il primo tassello fondamentale per la rosa era infatti la crescita ed il consolidamento delle qualità tecniche e fisiche delle atlete, che avrebbero permesso quindi allo staff tecnico di poter lavorare di più sugli aspetti tattici (di cui si vedono già buoni risultati). Il prossimo step dovrà dare alla squadra quell’intensità e velocità di esecuzione necessarie per raggiungere le grandi squadre europee e per trovare la competitività su palcoscenici di livello assoluto come la UEFA Champions League. La strada imboccata dalla Juventus è in ogni caso quella giusta. Fino alla fine!

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