Quando scoprii che i gamberi non camminano davvero all’indietro ci rimasi molto male.
Era una di quelle convinzioni che mi portavo dietro dalla mia infanzia e che non avevo mai pensato di mettere in discussione: i gamberi camminano all’indietro stop.
Tuttavia non era dalla mia stessa idea un articolo di approfondimento di una rivista scientifica che mi misi a sfogliare in una sala d’aspetto dal dentista una decina d’anni fa: i gamberi in realtà saltellano tranquillamente in avanti, il loro andare indietro è una reazione istintiva alla comparsa di un pericolo improvviso come un sub, la cui visione di un branco di gamberi che fugge dalla sua vista crea questo misunderstandig proverbiale.
Trovo che il passo del gambero – quello reale, non quello delle leggende – sia uno dei rischi maggiori che correrà la Juventus contro il Sassuolo.
Ci sono voluti centotrentacinque giorni perché la Juventus festeggiasse le prime due vittorie consecutive in campionato, c’è stato il tempo di festeggiare Natale e capodanno prima di vedere l’embrione di una possibile continuità in casa bianconera.
Ora, proprio per questo, il rischio del passo del gambero è reale: l’indisponibilità di De Ligt unita a quelle di Alex Sandro e Cuadrado toglie più di una certezza al reparto arretrato che verrà sicuramente molto sollecitato da una squadra organizzata e con velleità offensive come quella allenata da Roberto De Zerbi.
Tra covid, una partita ogni tre giorni, gli stadi vuoti e una squadra molto giovane l’impatto mentale alle partite è fondamentale e una scia di successi può essere il giusto volano per creare una circolo virtuoso che posso rilanciare una volta per tutte la squadra nella lotta scudetto.
I valori tecnici dei bianconeri nonostante le assenze non sono in discussione e l’imperativo è quello di non sentirsi mancare il terreno sotto i piedi e portare a casa la vittoria.
I passi falsi non sono più permessi, tanto meno quello del gambero.