Il calciomercato tra precari e free agent: come muoversi?
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  • Danilo Ceci

Il calciomercato tra precari e free agent: come muoversi?

Abbiamo da poco superato San Valentino, la festa degli Innamorati che ricorda ai single quanto essi siano tristi e soli, e alle coppie che l'amore ha un prezzo. Un prezzo pure bello alto se consideriamo fiori, cioccolatini e cenetta per due al ristorante figo per l'occasione.


L'amore, oltre all'ovvia componente sentimentale, ha anche derive economiche. Spesso l'unione romantica si coniuga in matrimonio, che è a tutti gli effetti un contratto, con tutti gli onori e oneri del caso. Un accordo che idealmente desidereremmo venisse rispettato fino alla fine dei nostri tempi ma si sa, spesso non è così.


La reciproca passione può esaurirsi fino a diventare mera cordialità, indifferenza se non addirittura contrasto, quindi rottura. In quel momento ci si mette di nuovo sul mercato e si riconsidera il proprio futuro alla ricerca di altre opportunità.


Lo stesso destino spetta a tutti quei calciatori che, al termine della stagione, vedono scadere il proprio contratto con il club di appartenenza. I motivi dietro alla separazione possono essere i più disparati e le circostanze più o meno amare, ma tant'è: è tempo di nuove avventure.


Sono sempre di più i trasferimenti dei free agent ad ogni sessione estiva di calciomercato; considerati oramai quasi la norma, una naturale scadenza di un rapporto contrattuale, e non più come un tradimento o qualcosa di anomalo.


Questi parametri zero vengono visti come preziose opportunità. Sia per chi compra, libero di arrivare al calciatore interessato senza dover ricorrere a trattative con nessun club con ciò che ne consegue quanto a risparmio economico. Sia per chi viene acquistato, unico artefice del proprio destino e consapevole di poter pretendere uno stipendio molto più elevato di quello che otterrebbe se avesse anche un costo di cartellino.


La Juve ha ben 5 situazioni contrattuali precarie, data di scadenza 30 giugno 2022.


Finora nulla è stato deciso, l'AD Maurizio Arrivabene ha comunicato ai calciatori in questione e ai rispettivi agenti che la vicenda rinnovi sarebbe stata definitivamente affrontata a cavallo tra febbraio e marzo.


La dirigenza cercherà di sbagliare il meno possibile e di migliorare una gestione dei contratti in scadenza spesso approssimativa ai tempi dell'ex direttore sportivo Fabio Paratici. La riduzione dei costi interni è uno dei diktat principali della Proprietà, ma con l'obbligo di preservare la competitività che un club come la Juventus deve mantenere.


Allo stesso modo sarà sicuramente scandagliato il mercato dei free agent, ma anche in questo caso le valutazioni saranno molto approfondite, onde evitare nuovi casi Ramsey.


Mattia Perin è il calciatore in scadenza meno certo di restare. Dipendesse da Allegri e dirigenza il matrimonio proseguirebbe volentieri, seppur con un leggero taglio rispetto ai 2,5 milioni percepiti attualmente, decisamente troppi per un secondo portiere. La sensazione è che però sia lo stesso giocatore nativo di Latina ad ambire a qualche nuova esperienza da titolare. Percentuali di permanenza? Inferiori al 30%


Mattia De Sciglio ha convinto (quasi) tutti in questi mesi. Complice il vistoso calo di Alex Sandro e un Pellegrini che stenta ad entrare nei meccanismi allegriani, il terzino ex-Milan è diventato a tutti gli effetti un co-titolare, garantendo prestazioni di buon livello e superando i tanti acciacchi che l'hanno condizionato nel recente passato. Non potrà mai avere pretese di titolarità a Torino, ma in pochi avrebbero da recriminare di fronte ad un suo impiego da riserva. I 2,8 milioni percepiti attualmente restano eccessivi ed andranno rivisti al ribasso, ma le percentuali di permanenza sono ben oltre l'80%.


Per Federico Bernardeschi vale più o meno lo stesso discorso di De Sciglio. In questo caso però il suo futuro in bianconero è più enigmatico. I 4 milioni d'ingaggio attuali richiederebbero un consistente taglio e il ragazzo di Carrara, reduce da più annate deludenti, dovrebbe accettare di guadagnare almeno il 25% in meno, oltre ad un ruolo da comprimario. Non sappiamo se Bernardeschi sia effettivamente incline ad accettare queste condizioni, e potrebbe anche decidere di rilanciarsi altrove. L'avvicendamento tra Raiola e Pastorello tra i suoi agenti, suggerisce un esito tutt'altro che certo delle negoziazioni per il rinnovo. Percentuali di permanenza a ridosso del 60%


Juan Cuadrado parrebbe il calciatore più prossimo al rinnovo, sebbene, fino al nero su bianco, sia lecito nutrire ancora dei dubbi. Il nodo maggiore risiede nella durata dell'estensione contrattuale. La Juve opterebbe per un annuale più opzione per un altro anno, il colombiano vorrebbe un triennale. È probabile ci si incontri a metà strada su un biennale senza opzioni. La cifra dovrebbe essere la stessa attuale, sui 4,5 milioni netti annui, ma potrebbe esserci addirittura un lieve ritocco al rialzo, fino a sfiorare i 5 milioni. A maggio l'esterno raggiungerà le 34 primavere, ma è ancora un giocatore troppo importante per la Juve. Salvo intoppi clamorosi rinnoverà, percentuali di permanenza vicine al 90%.


La situazione che meriterebbe un capitolo a parte è quella che coinvolge Paulo Dybala. Un giorno sembra più vicino al rinnovo, quello successivo ad un passo dall'addio. Dichiarazioni d'amore alla Juve e ai suoi tifosi, poi le schermaglie e qualche parola al vetriolo contro la dirigenza. Il suo stato è in costante valutazione da parte dei vertici bianconeri, con particolare focus sulla condizione fisica della Joya. La sua tendenza all'infortunio, oltre ad una storica difficile collocabilità tattica, è ciò che preoccupa maggiormente, ma è pur vero che l'addio di un calciatore con la sua classe sarebbe difficile da digerire prima, da sostituire poi.


Gli ultimi rumours di mercato vedrebbero Nicolò Zaniolo in orbita Juve, con l'argentino indiziato numero uno a fargli spazio, ma non è affatto da escludere che le due vicende siano scollegate tra loro. Resta da raggiungere l'intesa sia sulla durata sia economica tra Juve e Jorge Antun, con il quale si sta lavorando anche sul nodo commissione. Chissà che l'arrivo a gennaio di Dusan Vlahovic non sia un buono sponsor per la conferma in bianconero di Paulo, con cui pare intendersi a meraviglia. Percentuali di permanenza lievemente superiori al 50%.


Cosa propone invece il mercato dei futuri free agent?


Paul Pogba è una suggestione da tenere sempre in considerazione, sebbene l'ingaggio elevato lo vedrebbe proiettato più su altri lidi. Il suo legame con l'ambiente juventino è solido ed un suo ritorno riscalderebbe il cuore dei più scettici.


Marcelo Brozovic è un altro calciatore in scadenza monitorato dalla dirigenza bianconera. Non è un mistero che Allegri straveda per lui e il rinnovo con l'Inter non è più così scontato com'era mesi fa. Il regista croato sarebbe quell'innesto di qualità ed esperienza ideale per il centrocampo e permetterebbe a Locatelli di spostarsi qualche metro più avanti, dove oggi sembra più a suo agio.


Radar accesi anche su Frank Kessie. Altra sponda di Milano, quella rossonera, rapporti tra giocatore e club ancora più aspri. L'innesto di Zakaria, simile all'ivoriano per caratteristiche, parrebbe tagliare fuori lo stesso Kessie, ma nulla è comunque da escludere.


Sempre restando ad Milan, ma cambiando reparto, si arriva ad Alessio Romagnoli. Il difensore classe '95 ha un contratto in scadenza a giugno e la Juve potrebbe farci un pensierino alle giuste condizioni. Con l'avanzare inesorabile dell'età di Bonucci e Chiellini e qualche ombra sul futuro di De Ligt, si potrebbe ragionare sul tesseramento del centrale ex-Roma, malgrado la Lazio, da sempre sua squadra del cuore, parrebbe in netto vantaggio sulla concorrenza.


Antonio Ruediger è un altro profilo molto appettibile per il reparto difensivo. Qui i costi lievitano un po', ma in maniera direttamente proporzionale al livello. Il tedesco potrebbe chiedere un ingaggio non molto lontano dai 10 milioni netti, ma ad oggi di difensori più affidabili del classe '93 in forza al Chelsea ce ne sono pochissimi.


Un ultimo nome che ci sentiamo di attenzionare è quello di Noussair Mazraoui, terzino ventiquattrenne dell'Ajax. Il marocchino potrebbe interessare ai bianconeri in ottica di rinnovamento delle corsie difensive, che necessitano nell'immediato futuro di interventi consistenti. Tra i vari Udogie, Cambiaso e Wijndal, l'idea Mazraoui a parametro 0, con un occhio al risparmio, è più che viva.

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