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  • Nicola

Fiorentina – Juventus ai tempi della Superlega


Il pre-gara contro i fiorentini non è mai banale, figuriamoci in questa partita ad una settimana dall’annuncio della Superlega (poi sospesa).

Della questione SL ne parleremo in un'altra occasione, quando la situazione sarà meno fumosa.


Ieri i tifosi dei viola hanno inscenato il loro prepartita con toni e striscioni dai toni forti e minacciosi, il famoso "calcio del popolo", che riguarda tutte le tifoserie di ogni squadra, ma certo non si coniuga bene con il sentimento idillico del calcio di chi ha manifestato contro la Superlega.

I bianconeri di Pirlo ci arrivano dopo due buone partite: quella contro l’Atalanta, (seppur persa negli ultimi minuti), e quella della vittoria in rimonta contro il Parma.

La squadra ha dimostrato un maggiore ordine difensivo e una più ampia possibilità espressiva ottenuta con il recupero di Dybala.


I Viola nel girone di andata furono i primi a dare un dispiacere al tecnico bresciano, e stando a quanto visto ieri cercheranno di replicare anche oggi.

I bianconeri devono migliorare soprattutto la fase conclusiva, dove la lucidità della rifinitura è ancora un problema.


Inutile sottolineare che in caso di sconfitta ci si debbano aspettare polemiche e sfottò del calcio dei poveri in grado di prevalere su quello dei ricchi scemi.


Nella partita di oggi l’aspetto dell’allenatore sarà predominante. Oggi Pirlo deve passare un esame, dimostrare di saper preparare bene la partita tatticamente e caratterialmente.

Non intendiamo di saper dare motivazioni, in queste partite arrivano da sole, ma di saper stare in campo in clima ostile e con probabili provocazioni.

Deve passare l’esame come fece già un suo recente predecessore, che nell’aprile del 2015 con una strepitosa partita andò a prendersi la sua prima finale di coppa Italia.

Quella Juventus era sicuramente più forte di questa, ma aveva tante defezioni e il solito clima contro.

Dal punto di vista tattico e mentale fu l’allora tecnico dei bianconeri che fece la differenza.

Oggi come allora sarà Andrea Pirlo chiamato a fare la differenza.


L’innesto di Dybala e gli evidenti miglioramenti di Rabiot potrebbero spostare la partita verso un esito positivo.

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