Non è facile trovare spiegazioni per quanto successo e il calendario cortissimo di certo lascia poco spazio alle riflessioni. Ci siamo noi però per aiutarvi ad elaborare velocemente la sconfitta.
Dopo un primo tempo giocato su ritmi blandi, ma comunque in pieno controllo, ad inizio secondo tempo arrivano due lampi a rompere l’equilibrio: il 25esimo gol di Cristiano Ronaldo segue la prodezza di Rabiot che sblocca la partita con un bolide sotto il sette al culmine di una cavalcata di cinquanta metri, lasciando presagire che quella di San Siro non sarebbe stata una serata normale.
Da qui in poi il black out.
Fase della Negazione: shock e stordimento, tentativo di negare e rifiutare la realtà.
Che la realtà avesse perso qualsiasi senso lo abbiamo capito al minuto 47, quando Rabiot ha vestito i panni del miglior Pogba.
Altrettanto incredibile quello a cui abbiamo assistito dopo il rigore del 2-1: una squadra in pieno dominio si è sgretolata sotto i colpi di un Milan rinvigorito e brillante dal punto di vista fisico, come già evidenziato nelle recenti partite.
Incredibile la serie di errori tecnici e tattici che hanno spalancato la strada alla rimonta rossonera, dejavù del 4-2 subito a Firenze non troppo tempo fa. Inutile prendersela coi singoli, si è perso di squadra.
Fase della Rabbia: rivolta verso se stessi o persone vicine.
Questo è un passaggio fondamentale e catartico, necessario per raggiungere una visione chiara e distaccata delle cose. Non vergognatevi dunque se avete insultato tutti gli uomini in campo, se avete lanciato il primo oggetto capitatovi sotto mano, se avete pensato anche solo per un momento che questa potesse essere la partita decisiva per le sorti del campionato o se molto probabilmente avete fatto tutte queste cose insieme.
Fase della Depressione o Tristezza: ritornare alla vita dopo l’evento infausto.
È facile abbattersi e concentrarsi sul bicchiere mezzo vuoto.
“Nella prossima giornata di campionato incontreremo l’arrembante Atalanta e probabilmente ne prenderemo altri 4”.
“Poi la bestia nera Sassuolo ed infine lo scontro diretto con la Lazio, che si riavvicinerà pericolosamente”.
Amici bianconeri, non lasciatevi trascinare da questi pensieri negativi. Avete dormito dopo Juve-Lecce del 2 Maggio 2012?
Fase dell’Accettazione: riappacificarsi con l’accaduto, spesso sperimentando fasi di depressione e rabbia di natura moderata.
Sbollita la rabbia su uno dei mille gruppi WhatsApp a tema Juve, non mancheranno momenti di silenzio e riflessione più lucida.
Allora arriverete a comprendere che nonostante assenze importanti la squadra è stata capace di gestire per più di un’ora un avversario in grande forma, che un passo falso ci può stare e non può compromettere una stagione. Che pur avendo fallito il primo match ball, il vantaggio sulle dirette avversarie rimane ancora molto ampio e che la probabilità che queste vincano tutte le restanti partite rimane molto bassa.
La squadra dopotutto ha dimostrato nelle ultime uscite di stare bene in campo e di migliorare nelle diverse fasi di gioco. Dalla prossima giornata torneranno tra titolari gli uomini più in forma del momento e questo passo falso farà sicuramente tenere alta la concentrazione.
Testa all’Atalanta.
Comments