Ma quanto sarebbe bello vivere su un’isola deserta? Non chiedo tanto. Una bella spiaggetta, due palme, una volta alla settimana da un elicottero il lancio di viveri e alcolici per rifornire un piccolo chiringuito. Nessun contatto umano e nessuna connessione a internet, in modo da evitare di imbattersi in cose come questa:
"Lo abbiamo celebrato ricordando la sua carriera di allenatore iniziata con la Lega Dilettanti.
Mister Sarri: essere dilettanti, almeno nel calcio, non è un’offesa ma un pregio. Quello di fare ciò che si ama. Come i nostri dirigenti, in ogni angolo d’Italia, anche il più remoto"
Prima reazione: stupore.
Subito dopo una faccia disgustata.
Infine, mani nei capelli e sguardo perso nel vuoto.
Per chi non ne fosse al corrente quello riportato qui sopra non è un commento di un mitomane qualsiasi sotto un post di una pagina calcistica generica, ma un Tweet ufficiale di sua Eminenza Cosimo Sibilia, ex presidente della Provincia di Avellino, attualmente senatore di Forza Italia e presidente della Lega Nazionale Dilettanti, federazione che tiene sotto la propria egida i campionati maschili dalla D a seguire, il campionato di Serie C femminile, il calcio a 5 e il beach soccer.
Ora, è difficile commentare le parole del presidente Sibilia senza scadere nella trivialità.
È veramente avvilente vedere come qualsiasi parola e fatto riguardante un tesserato dalla Juventus FC possa diventare – con la giusta malizia e tempismo – un attacco al mondo del calcio tutto.
Oggi abbiamo colpito i dilettanti, ieri calciopoli domani – sono aperte le scommesse – cosa faremo? Quale sarà l’ennesima fantasiosa accusa che dovremo leggere in un misto di stupore e divertimento?
In conclusione su una cosa sono d’accordo con Sibilia. Loro non sono dilettanti. Sono professionisti, sì, ma della polemica.
E meno male che noi abbiamo le spalle larghe, per permettere a tutti di avere i propri cinque minuti di gloria.
Ora però facciamo i seri. Grazie.