Dieci gare in 32 giorni.
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  • Immagine del redattoreFrank Lenardon

Dieci gare in 32 giorni.

Aggiornamento: 3 feb 2021

Dopo la pausa nazionali, la truppa di Andrea Pirlo vede davanti a sé il terzo “mini-ciclo” stagionale, che porterà le competizioni nazionali e non, alla breve sosta natalizia. Cagliari, Ferencvaros, Benevento, Dinamo Kiev, Torino, Barcellona, Genoa, Atalanta, Parma e Fiorentina. Dieci gare in trentadue giorni, escludendo giornate di viaggio e rifinitura, ne rimangono soltanto quattro per dei veri e propri allenamenti.

Per rispettare la tradizione, il raduno di Coverciano ha privato Pirlo del suo centrale difensivo di riferimento Leonardo Bonucci, vittima di noie muscolari nel corso degli allenamenti in azzurro. Al suo posto, a far coppia con Merih Demiral ci sarà finalmente Matthijs De Ligt, al rientro dopo l’intervento alla spalla destra a cui il biondone olandese si è sottoposto in agosto. La reale condizione del "Golden Boy 2018” sarà tutta da verificare, ma la scelta pare obbligata.

Davanti a loro dovrebbe rivedersi dal primo minuto Kulusevski, reduce da un’altra rete segnata con la maglia della sua Svezia, mentre potrebbe anche trovare minutaggio l’altro rientrante Alex Sandro, in attesa di capire dove Pirlo intenderà collocarlo, se adattato a terzo centrale “alla Danilo” oppure "bloccato” sulla linea dei centrocampisti per liberare uno tra Chiesa e Kulusevski sull’out opposto.


Passando alle questioni tattiche, non si può nascondere come la squadra sia ancora un cantiere aperto: rispetto all’avvio di stagione dei miglioramenti si continuano a vedere, contro la Lazio ultimi 10" a parte si è vista finalmente una Juve all’altezza del big match, in cui la difesa ha concesso tutto sommato poco e le cui ripartenze sono state finalmente pericolose.


Rispetto alla stagione precedente molti cambiamenti a livello tattico e di mentalità cominciano ad essere tangibili, ma ricordiamo che con così poche sedute a disposizione tra una gara e l’altra non sarà semplice trovare la quadratura perfetta in breve tempo. Se sarà una stagione di transizione lo diranno i mesi venturi.


Senza perdere di vista l’attualità, sabato allo Stadium arriverà il Cagliari. Gli isolani saranno privi di Godin, Nandez e Lykogiannis ma è difficile immaginare che il tecnico Eusebio Di Francesco possa rinunciare al suo credo dal momento che Sottil, Simeone e il solito Joao Pedro sembrano aver trovato un’intesa pericolosa in questo avvio di stagione.



Lo scorso anno il confronto terminò per 4-1 con la prima tripletta in Serie A di Cristiano Ronaldo, ma come detto la situazione di entrambe le squadre dovrebbe essere differente sia a livello tattico che di organico. Per i bianconeri sarà importante mantenere la gara sotto controllo dalle prime battute e mettere “in cassaforte” i tre punti prima possibile e dare fiato ai titolari, dato che martedì sarà già tempo di Champions League con la sfida interna al Ferencvàros, primo passo fondamentale per chiudere il discorso qualificazione agli ottavi prima del ritorno al Camp Nou col Barcellona.


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