Di magliette lanciate e Karma: la settimana di Cristiano Ronaldo
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  • Immagine del redattoreElia Robino

Di magliette lanciate e Karma: la settimana di Cristiano Ronaldo



Esattamente una settimana fa il popolo juventino insorgeva contro Cristiano Ronaldo.

Per alcune ore quasi tutti i supporters bianconeri hanno voluto la testa del Re il quale, pensiamo un po’ stupito, ha scoperto cosa una tifoseria sull’orlo della crisi di nervi pensa di lui: un ingrato, strapagato per l’impatto avuto nelle sue due stagioni in bianconero, che non onora la maglia che indossa.


Ecco, appunto, la maglia. La pietra dello scandalo. Un brutto gesto quello di lanciarla a terra dopo la vittoria contro il Genoa, non adatto a un grande campione che dovrebbe ben conoscere il valore simbolico dei colori che si indossa. Sarebbe una bruttissima storia da raccontare, se non fosse che niente di tutto questo è successo per davvero. Sia il lancio che la stizza di CR7 sono opera della fantasia dei tifosi in isteria collettiva; nessuna maglia è stata lanciata per terra e nessuna mancanza di rispetto è stata subita dalla Juventus anche se immaginiamo che il raccattapalle che ha chiesto a fine partita la maglia a Cris si possa essere sentito un po’ in colpa di tutto il bailamme che ha causato.


La maledizione delle nazionali


Oggi pomeriggio contro l’Atalanta Cristiano Ronaldo non giocherà. Un problema muscolare al flessore lo costringerà a seguire i propri compagni dalla tribuna in una partita importantissima per consolidare la qualificazione in Champions, una zona di classifica alla quale non siamo da tempo abituati a sguazzare.

I colpevoli dell’affaticamento sono – parola di Andrea Pirlo in conferenza stampa – i troppi minuti giocati nelle ultime settimane, con uno sguardo di biasimo particolare alla nazionale dove il nostro ha giocato praticamente tutti i minuti a sua disposizione.

Muoviamo una critica anche al mister, era davvero necessario che giocasse tutta la partita contro il Genoa?


Il Karma all’opera


Dispiace sottolinearlo ma un po’ ce lo meritiamo: come ci siamo fatti bastare pochi frame per decidere che il portoghese odia la Juventus dovremo farci bastare il resto della squadra nella partita contro la Dea, in fondo ce lo siamo urlato addosso per un intero pomeriggio domenica scorsa che possiamo fare a meno di lui, ora è solamente il momento di dimostrarlo, no?

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