Dall’attico con vista sull’Europa a Napoli
top of page
  • Nicola

Dall’attico con vista sull’Europa a Napoli

Nel giugno 2019 il tifo juventino raggiunge il Nirvana. La società ha appena ingaggiato l’allenatore più esteta e rivoluzionario del momento dopo cinque anni di interregno di Massimiliano Allegri colmo di vittorie e soddisfazioni.


Una svolta storica che affida la squadra al tecnico ex Napoli e neovincitore della sua prima Europa League con il Chelsea.

Solo l’anno prima, inoltre, Agnelli e Paratici avevano portato Cristiano Ronaldo in bianconero, il campione assoluto e massimo esponente del moderno calciatore.

Oltre però al cambio della guida nello stesso anno la Juventus acquista: De ligt, Rabiot, Ramsey e Danilo oltre a Pellegrini, Demiral, Romero e il ritorno di Buffon


È uno squadrone pazzesco, questo è il giudizio unanime della stampa dei tifosi e degli addetti ai lavori. A Maurizio viene consegnata una squadra nettamente superiore a quella eliminata solamente due mesi prima dall’Ajax.


Saranno queste le ultime decisioni giuste della gestione Agnelli, perché dal preciso momento dell'annuncio di Sarri in poi, complice anche la pandemia da Covid-19, il declino soprattutto decisionale dapprima lento con il passare dei mesi è diventato un movimento franoso.


Se fino al 2019 le decisioni prese erano precisamente volute da allora sono divenute obbligate.

Agnelli in più occasioni sosteneva che le scelte fatte non sono frutto di umori o estemporaneità, ma dietro a valutazioni operate dai componenti dello staff.

Eppure, viste da fuori o dal bar - per citare Andrea - da allora non c’è nessuna decisione che appare lucida e logica.

Dal mancato rinnovo di Marotta - che non vogliamo beatificare - dimesso a stagione in corso passando dal caso Suarez, all’esonero di Andrea Pirlo e alle scelte forzate (?) di questo mercato

Si arriva così a questa estate 2021 con tre differenti tecnici passati da quella tarda primavera di due anni fa e che sarà ricordata come l’estate in cui Ronaldo andò via con la società apparsa passiva su tutta la linea.


Non è un atto di accusa, ma una presa di consapevolezza mettendo insieme la cronologia dei fatti.

Dal settembre 2018 la società presieduta da Agnelli ha visto avvicendarsi:

· 1 amministratore delegato

· 3 allenatori

· 1 Direttore sportivo

· svariati giocatori che hanno anche impoverito la componente tecnica.

La Componente Tecnica

La parte tecnica va relazionata al fatto che questa squadra ha una pesante lacuna a centrocampo dove manca il famoso uomo d’ordine, e che nella rosa non si scorge uno specialista con questa caratteristica; in attacco non c’è il classico centravanti di riferimento ma solo uomini di movimento, al quale è stato aggiunto Moise Kean l’ennesimo giocatore bravo palla al piede ma con poca attitudine a muoversi senza palla.

L’infinita pletora di mancini, inteso come giocatori dal piede sinistro e della carenza di terzini affidabili anche solo fisicamente sono necessità palesi a tutti, stiamo rivelando un segreto di Fatima? O semplicemente quello che appare evidente?

La Nazionale

Mancini, l’allenatore della Nazionale, ha vinto un campionato europeo pur non disponendo di materiale di primo livello, ha semplicemente fatto due cose:


1) Creato un gruppo e messo i giocatori nei rispettivi ruoli.

L’allenatore marchigiano ha vinto un titolo - che l’Italia non vinceva da 43 anni – con Ciro Immobile a dispetto di squadre che potevano schierare Lewandoski, Ronaldo, Mbappè e Benzema, Kane e Sterling, chiedendo di gestire palla con palleggio e continuo movimento incitando a muoversi o muovere la palla in in avanti.

Nell’ultima partita contro la Svizzera abbiamo visto come Manuel Locatelli abbia sviluppato l’idea di verticalità. Saprà replicarlo in bianconero? Ma soprattutto abbiamo davanti gli uomini adatti?

2) Mancini fin qui ha preferito utilizzare tutti i giocatori tranne il neoacquisto di ritorno Kean

Non sappiamo se i motivi siano tecnici o disciplinari, in entrambi i casi, comunque, non ci lascia tranquilli.

.

Allegri

È già evidente anche a Massimiliano la priorità di creare la squadra; rispetto all’allenatore della Nazionale non può scegliere i giocatori ma ottimizzare il materiale messo a disposizione dalla società e considerato le decisioni prese dal management bianconero abbiamo trovato un altro motivo che non ci lascia tranquilli.

L’allenatore saprà individuare la soluzione per sistemare questa squadra?

A Napoli in piena emergenza avremo una prima impressione, enfatizzando potremmo dire che possiamo riprendere la strada verso il Nirvana, oppure... oppure vedi Napoli e poi muori.

115 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page