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Crotone – Juventus 1-1: Quando i millimetri fanno la differenza.


(di Pietro Uva)


Un pareggio amaro e sicuramente una “giornata no” per la Juventus nella sfida contro il Crotone. Una partita che doveva essere agevole sulla carta, ma che si è dimostrata più dura del previsto a causa di diversi episodi contro e, in generale, di una prestazione al di sotto della sufficienza.


I quasi 20 giorni senza giocare e l’assenza di diversi uomini causa Covid e infortuni hanno sicuramente inciso.


Mister Pirlo, infatti, è stato costretto a modificare la formazione anche in vista della ravvicinata sfida di Kiev inserendo Demiral al posto di Chiellini, dando fiducia al giovane Portanova e inserendo dall’inizio il tanto atteso nuovo acquisto Federico Chiesa.


Il Crotone di Stroppa si schiera invece con un 3-5-2 molto compatto e difensivo, con giocatori rapidi pronti a mettere in difficoltà i bianconeri in contropiede.


Primo tempo giocato in maniera molto superficiale dagli uomini di Andrea Pirlo, soprattutto in fase difensiva. Le troppe disattenzioni commesse hanno permesso ai calabresi di attaccare con grande facilità l’area di rigore, mettendo in difficoltà tutta la difesa bianconera, compreso anche Bonucci messo continuamente alla prova dalla fisicità di Simy.


Non brilla neanche il reparto offensivo, molto in confusione nonostante le buone prestazioni di Morata e Kulusevski.


Alti e bassi invece per Portanova e Chiesa: quest’ultimo ha bisogno di tempo per integrarsi completamente, ma ha dato segnali comunque positivi servendo l’assist per il gol del pareggio di Morata.



Nel secondo tempo la Juventus sembra partire meglio con un tiro di Bentancur fuori di pochissimo.

I padroni di casa provano di nuovo a fare loro la partita come nei primi 45 minuti sfruttando un reparto difensivo insufficiente dei bianconeri che rimangono in 10 uomini per il rosso diretto a Chiesa (alla moviola pare eccessiva la sanzione).



Nonostante l'inferiorità numerica la Juventus va vicino al gol del 2 a 1 con Morata per due volte: prima con il suo colpo di testa che si stampa sul palo e poi vedendosi annullare un gol per fuorigioco di millimetri dopo una grande giocata sulla destra del subentrato Cuadrado.


Nel finale le due compagini sembrano accontentarsi e il match termina quindi 1-1.


Sono tanti i rimpianti per i bianconeri. Gli episodi a sfavore tra i quali il rigore contro ad inizio gara e l’espulsione di Chiesa hanno influenzato la partita.


Partita dalla quale è possibile ricavare diversi spunti. Prima di tutto questa gara è stata la dimostrazione di come nel calcio i centimetri o addirittura i millimetri possano fare la differenza, modificandone le sorti.


La prestazione non è stata sicuramente all’altezza, ma un pizzico di fortuna ogni tanto non guasterebbe.


Altro aspetto importante riguarda il fatto che questa squadra ha bisogno di tempo: le tante assenze, la breve pausa a disposizione dopo la fine dello scorso campionato e la rivoluzione fatta durante il calciomercato, non stanno sicuramente aiutando il tecnico bresciano e il suo staff.


Questa “nuova”Juventus ha bisogno della fiducia da parte di tutti, ma soprattutto di tanti test per poter vedere attuate in modo efficace le idee di Mister Pirlo. Le basi ci sono, e il pareggio di ieri sera deve essere visto non come l’inizio della crisi, bensì come un errore di percorso.


Bisogna tornare alla prima giornata, quando la vittoria con la Sampdoria sembrava aver ridato entusiasmo ad un ambiente che fino a un paio di mesi fa sembrava scarico e con la pancia piena.


Solo così e con la giusta dose di pazienza potremo levarci grandi soddisfazioni. Siamo solo alla quarta giornata e la stagione è ancora molto lunga, ma una cosa è certa, per vincere il decimo Scudetto di fila ci sarà da sudare.

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