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Come Dybala e Higuain si sono ripresi la Juve

È stata un'estate molto particolare, quella vissuta da dirigenti e tifosi della Juventus. Il punto di svolta ha riguardato sicuramente il cambio di panchina, con l'addio di Massimiliano Allegri e l'arrivo di Maurizio Sarri - voluto fortemente da Nedved e Paratici - per aprire un nuovo ciclo vincente. Diversi giocatori non sono stati considerati adatti al nuovo progetto, da parte della dirigenza, e sono stati messi sul mercato per provare a sfoltire la rosa al fine di risanare il bilancio. Alcuni di questi giocatori considerati come dei veri e propri esuberi come Khedira, Matuidi e Cuadrado, hanno rifiutato varie offerte allettanti a loro arrivate perchè convinti di poter dare ancora il loro contributo alla causa bianconera. Nonostante l'età, i due hanno hanno dimostrato di poter dare ancora qualcosa a questa Juventus, in questo ottimo inizio di stagione, nonostante lo scetticismo di diversi tifosi. Anche se tra i vari esuberi, due giocatori in particolare stanno trovando risalto più degli altri: Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Due giocatori straordinari che vengono però da una stagione trascorsa al di sotto delle aspettative, e che la Juventus ha provato a vendere, inserendoli talvolta in scambi e altre trattative. Dybala arrivava da un momento no, dopo aver impressionato tutti nelle sue prime tre stagioni con le sue giocate, mostrando le sue doti tecniche e i suoi gol, ha avuto un enorme calo nella stagione 2018/19 con 39 presenze tra campionato e Champions e 10 reti. Prestazioni molto altalenanti, condizioni fisiche precarie e vari problemi personali, hanno condizionato le sue partite in campo. Gonzalo Higuain invece ha vissuto una stagione ancora più difficile del suo connazionale: infatti dopo essere arrivato alla Juventus dal Napoli nell'estate 2016 con un grandissimo entusiasmo da parte dei tifosi, è stato mandato al Milan, molto probabilmente per ragioni di bilancio dovute al costoso acquisto di Ronaldo. Il rendimento del Pipita è se non altro impressionante, segnando 58 gol in 113 partite e diventando fondamentale per lo scudetto della stagione 2017/2018, quello del suo gol contro l'Inter a San Siro. Gonzalo ha provato subito a dare il massimo con la maglia del Milan, vivendo quella che sicuramente ricorderà come la peggior stagione della sua carriera. Segnerà appena 8 gol coi rossoneri tra Serie A ed Europa League, per poi essere scaricato nuovamente dal Milan, tentando maggiore fortuna col Chelsea - guarda tu che coincidenza - di Maurizio Sarri, allenatore con il quale era riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale durante la stagione dei 36 gol col Napoli. Nonostante ciò la mezza stagione al Chelsea é stata per lui altrettanto deludente,e così il Pipita é tornato alla base.

Per questi motivi entrambi i centravanti argentini sono stati considerati cedibili da parte della società. Dybala interessava moltissimo al Manchester United - con il quale si pensava ad un clamoroso scambio con Lukaku - e al Totthenam. La Roma invece pensava ad Higuain come l'attaccante perfetto per il salto di qualità e per sostituire il possibile partente Dzeko. Per cause esterne e soprattutto per la volontà di rimanere dei fuoriclasse sudamericani le trattative - fortunatamente - non sono andate a buon fine. Esatto, fortunatamente! Il Pipita ha cominciato alla grande questo campionato, giocando una buona gara a Parma e segnando un bellissimo gol contro il Napoli. A rimarcare il grande inizio di stagione le ottime prestazioni come contro L'Atletico Madrid - assist perfetto per Cuadrado - e timbrando il cartellino in partite molto difficili come contro il Bayer Leverkusen, e nell'ultima giornata di Serie A in casa dell'Inter, - contro la quale sembra abbia preso gusto a segnare gol decisivi -entrando dalla panchina, dimostrando di farsi sempre trovare pronto e di non temere la concorrenza con Dybala. Proprio quel Dybala che tutti i giornali davano per partente,ma che ha rifiutato tutte le offerte per amore di questi colori. Dopo una Copa America nella quale non ha praticamente quasi mai messo piede in campo, il talento classe '93 di Laguna Larga è tornato alla base bianconera sotto gli ordini del nuovo allenatore Maurizio Sarri, lavorando duramente per guadagnarsi minuti in campo. Viene convocato per la trasferta di Parma senza giocare, mentre nel big match contro il Napoli entra in un momento delicato della partita e non riesce ad esprimersi al meglio... Sembrava il Dybala della scorsa stagione. Le cose iniziano a cambiare alla quarta giornata di campionato in casa contro l'Hellas. Partita sulla carta semplice, ma che si rivelerà molto complicata e nella quale la Joya gioca alla grande. Con giocate da capogiro, Paulo dimostra di aver buon feeling con Ronaldo. Dopo i 70 minuti contro il Verona, arriverà una buona prestazione a Brescia e una grande prova contro la SPAL in casa, con tanto di assist per il gol del 2-0 di Cristiano Ronaldo. Dybala condirà il tutto creando diverse occasioni da gol e rimanendo in campo per tutti e 90 i minuti dimostrando di avere un'ottima condizione. Causa turnover gli toccheranno appena 10 minuti contro il Leverkusen in Champions League, ma gli basteranno per fornire un altro assist a Ronaldo per il 3-0 finale. Parte nuovamente titolare a sorpresa in Inter-Juventus giocando una delle sue migliori partite da quando è alla Juve, segnando il primo gol della serata. Il tiro di Dybala è un sinistro molto potente, risultato imparabile per Handanovic. Il numero 10 gioca il resto della partita con grande sicurezza, senza paura, senza sbagliare niente.

La Joya e il Pipita sono sicuramente due dei migliori di questo inizio di stagione e sembra siano essere tornati a loro agio. Finalmente si sono ripresi la Juventus!






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