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Immagine del redattorePietro Uva

Ci meritiamo l'Europa League

Quella di ieri sera doveva essere una gara decisiva per la Juventus, e invece è arrivata ancora una volta un’altra batosta. 0-3 dice il risultato finale dello Stadium. Un risultato clamoroso, ma allo stesso tempo una vittoria strameritata per il Milan, che ha dimostrato di essere superiore ai bianconeri. Ancora una volta si è vista in campo una squadra scarica, senza gioco e senza idee, dimostrazione di come, la vittoria di Udine di domenica scorsa, sia stata fin troppo casuale.



La spina nella compagine torinese si è staccata, e non da ieri. Oramai guardare una partita della Juventus, è come vedere lo stesso film noioso per la millesima volta solo perché non c’è niente da guardare in TV. Accadono sempre le solite cose! Visto che elencare i soliti problemi della Vecchia Signora è troppo ripetitivo, poniamoci una domanda: questa squadra merita di qualificarsi alla prossima Champions League? La domanda, così come la risposta, è veramente banale, ma è necessario iniziare a fare un esame di coscienza, accettando il fallimento.


La maggior parte dei giocatori bianconeri non merita di indossare questa maglia. Non solo nella partita di ieri, ma anche in tante altre gare stagionali, la Juve ha peccato di identità. Una mancanza importante, come dimostrato dalla confusione generale che si vede nel rettangolo di gioco quasi ogni domenica. Le colpe, oltre che dei giocatori, sono anche dell’allenatore. Sembra assurdo da dire, ma Andrea Pirlo a tre giornate dalla fine del campionato, non ha ancora capito come sistemare i suoi giocatori in campo. Sinonimo questo di totale inesperienza, e di nessuna voglia da parte del gruppo, di venire incontro alle esigenze del mister.


Per i bianconeri, lo 0-3 subito ieri sera, è stata la seconda batosta tra le mura amiche di questa stagione. Può una squadra discontinua nelle prestazioni e nei risultati meritare la Coppa dei Campioni? In questo campionato hanno eccelso le squadre che hanno avuto un certo tipo di continuità. Inter, Atalanta, e anche lo stesso Milan, hanno meritato, e stanno meritando di essere più avanti della Juventus in classifica. Queste hanno dimostrato di essere superiori non solo nelle prestazioni, ma anche tecnicamente. Bisogna dirlo, è assolutamente imbarazzante vedere ogni week-end gente in mezzo al campo, incapace di fare un passaggio in orizzontale, di verticalizzare, o di fare un semplice movimento senza palla per smarcarsi. Stiamo parlando di professionisti, e non di gente qualunque! Questo attuale gruppo di calciatori, infatti, non solo non si merita di giocare in Champions, ma farebbe fatica anche a giocare in una competizione come l’Europa League. Con tutto il rispetto, l’Europa League è pur sempre la seconda Coppa Europea, giocata comunque a ritmi elevati soprattutto nelle fasi finali, ma bisogna essere obiettivi, e affermare che siamo di fronte a dei calciatori non da palcoscenici europei, e non da Juventus.



Occorre essere solidali nei confronti della società e ad alcuni giocatori per ciò che di grandioso è stato fatto in questi nove anni di successi, ma forse, è arrivato il fatidico momento di cambiare. Ciò che è necessario fare ora come ora, è rivoluzionare tutto, dai dirigenti, fino ad arrivare al gruppo squadra e all’allenatore. Bisogna ripartire da questi fallimenti, da zero, e con grande umiltà per poter costruire un futuro roseo. Gente nuova, con tanta voglia di vincere e di farsi valere. Ormai la stagione sta per concludersi. La qualificazione in Champions, tenendo conto dell’ottimo momento delle inseguitrici, è quasi un miraggio. Andare in Europa League significherà rinnovare quasi del tutto un organico ormai indegno e con la pancia troppo piena. Nonostante una finale di Coppa Italia da giocare, non è più possibile salvare questa stagione.

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