La noia è in assoluto la sensazione peggiore possibile: non succede niente di interessante, il solito tran tran va avanti come sempre e tutto è permeato di mediocrità. Ecco, la Juventus di questi anni è noiosa: ogni singolo colpo, ogni singolo elemento di speranza è presto spento e fagocitato in un vortice assassino di mediocrità, inutilità e sterilità.
La partita con la Sampdoria, seppure soltanto alla seconda giornata di campionato, ha ammazzato l'entusiasmo di chiunque. Proprio questo è il nodo: non siamo neanche arrabbiati, ma annoiati. Non è cambiato niente, quelle tre cose buone viste col Sassuolo sono state rinnegate praticamente subito.
Neanche durante la Restaurazione c'era stata così tanta reazionarietà, e, analogamente a quel periodo storico, la situazione juventina è percepita come anacronistica, dissonante, poco calzante col periodo storico vissuto.
Come detto, contro il Sassuolo avevamo visto una parvenza di bella prestazione, condita dall'impatto tremendo di Di María; una specie di 4-2-3-1 che aveva dato belle impressioni, anche con l'uscita del Fideo. Uno legittimamente pensa: "Se ha funzionato così bene, si insisterà su quello, no?"
No. Alla partita dopo, di nuovo, il maledetto 4-4-2 storto, il solito Rabiot insulso schierato finto esterno, Locatelli regista adattato (male), ogni singolo U23 in panchina e messo al massimo negli ultimi venti minuti (in cui ha ovviamente cambiato la partita), Rugani titolare nonostante la sua mediocrità, Vlahovic abbandonato a sé stesso contro centrali più veloci di lui, Cuadrado schierato altissimo nonostante la demenza senile galoppante e i tremila errori in impostazione e rifinitura, le voragini fra i reparti. E stavolta neanche il cooling-break ha aperto gli occhi al mister, che imperterrito ha proseguito sui suoi binari arruginiti.
Dinnanzi a cotanto fossilismo anche gli allegriani più spinti si stanno convertendo, perché non è possibile che una persona sia così tanto testarda su idee così palesemente vecchie e soprattutto non funzionanti: non ce ne vogliano i colleghi blucerchiati, ma la Sampdoria è una squadra pessima. Non essere riusciti a fare loro neanche un gollonzo micragnoso è qualcosa di aberrante, non è possibile.
Non riusciamo veramente a capacitarci del perché non si persegua niente di nuovo, né di bello: fosse un "vecchio" certo e affidabile, capiremmo; ma no, fa schifo ed è superato, non c'è niente di esaltante o bello in ciò che di "vecchio" ha la Juventus. È noioso, tremendamente noioso, e a questo punto c'è la sensazione che sia fatto apposta, perché veramente, non è concepibile che tutto questo sforzo offensivo (nel vero senso della parola) venga fatto in buona fede.
Siamo anche stanchi di chiedere cambiamenti, perché tanto è palese che non arriveranno. C'è proprio paura di esaltarsi, una voglia costante di mediocrità e anonimato. Ci aspettavamo qualcosa di più, sicuramente. La speranza è che ovviamente la gara di Genova sia stata un incidente di percorso e che si possa vedere qualche miglioramento in futuro, ma già contro la Roma la prospettiva di un corso accelerato di rumba è più che un'ipotesi.
Annoiarsi per colpa della propria squadra è qualcosa di terribile. Conteranno solo i soldi e il business, ma a tenere in piedi una squadra ci sono comunque i tifosi. È una frase molto qualunquista, ne conveniamo, ma anche abbastanza... vera. Anche perché, se i tifosi si annoiano, chi crea business?
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