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Nicola

Azzeccare i cavalli vincenti

Girando sul web in generale si notano due evidenze: la prima è che la colpa è di Sarri; la seconda è un duello, tutto tra i tifosi di Sarri e Allegri.

Queste tendenze già serpeggiavano da qualche mese ma sono state tamponate in parte dall'emergenza sanitaria. La sconfitta - che in realtà era un pareggio - in finale di coppa Italia ha poi fatto deflagrare il tutto.


Lo riscrivo per mettere subito le cose in chiaro, io sono Allegriano, e direi anche super.

Non ne faccio una questione di tattica calcistica. Massimiliano mi piace come allenatore, come persona, e, diciamo così, come filosofia di vita.

Lo ritenevo (tutt'ora) l’allenatore perfetto per la Juventus.

Soprattutto NON per questioni calcistiche, che sono ovvie, ma nel suo complesso.

Garbo e Ironia, eleganza e leggerezza, saper gestire i media e soprattutto le polemiche.

Non che l’aspetto calcio non fosse importante, anzi, ma se oltre al suo modus operandi (e vivendi) nel mondo Juve ci si aggiungono le sue indubbie qualità, si trova quello che io ritengo l’allenatore perfetto. Giudizio soggettivo sia chiaro.


Il duello in corso, a mio modo di vedere è solo la rivalsa degli Allegriani nei confronti degli anti-Allegri. Il problema è che ci sta andando di mezzo chi ne ha meno responsabilità, ovvero Maurizio Sarri.


Tutti stanno approfittando della situazione per togliersi i non pochi sassolini dalle scarpe, perché in un anno le calunnie dette contro Massimiliano sono state veramente tantissime.

Il problema è che ci va di mezzo la nostra “rivoluzione gentile” o il nostro "new deal", come lo si definì agli inizi della scorsa stagione.


Faccio alcune precisazioni.

Questa squadra ha lo stesso equivoco tattico dello scorso anno, con in più l’aggravante che Maurizio non ha né un Mario Mandžukić da utilizzare né un Moise Kean.

Ha un centrocampo migliore, perché sono gli stessi uomini con in più Ramsey e Rabiot (non vi piacciono? Però ci sono!). La difesa è addirittura migliorata e ritengo sia inutile fare nomi.

Aveva ed ha un solo terzino di livello serio, potenzialmente un campione: Alex Sandro. Poi il vuoto assoluto.


Questa non è la squadra di Allegri come qualcuno sostiene, perché alla Juventus è il DS che costruisce la squadra, ovviamente recependo delle indicazioni. Max chiedendo per 5 anni un trequartista ha vinto con Hernanes, Sturaro, Rincon, Leminà.

La sola differenza è che Allegri sapeva giostrarsi meglio, ma per un motivo veramente semplice e banale, perché aveva due punte di ruolo da utilizzare.


Gattuso contro di noi ha potuto variare il tema tattico, fuori Mertens dentro Milik e se non ve ne siete accorti sono due differenti modi di proporsi in avanti.

Questo Sarri non lo poteva fare e non lo potrà mai fare.


Volete poi chiedere a Maurizio di tenere in panchina uno tra Ronaldo e Dybala - ed è successo pure! Provate a mettervi su una panchina e vi posso assicurare che è improbabile, se non impossibile lasciare in panchina un giocatore che ti può risolvere con un colpo la partita.


Ad Allegri riusciva meglio in passato, ma non aveva questa versione di Paulo Dybala (basta polemizzare con la posizione visto che ormai è arcinoto che anche con Sarri parte da molto indietro). Avesse avuto Paulino in questa versione avrebbe fatto fatica anche lui a lasciarlo fuori (in ogni caso lo scorso anno è stato tra i più utilizzati).


Quello che ci deve entrare nella testa è che si cerca di arrivare alla vittoria in modo diverso, NON parliamo di spettacolo (se n'è visto poco) ma di arrivarci in modo meno arcaico.

Io sono di vecchia generazione e a me non cambia la vita, l’importante resta vincere.


Vero però che nella storia è più citato il Barcellona di Guardiola del Real di Zidane,

come è più citato il Milan di Sacchi di tutti gli altri.

Ecco, la Juventus si è proposta questo cambiamento, noi dobbiamo seguirlo evitando inutili contrapposizioni fratricide.


Finisco con un'ultima nota: si è pareggiata una partita di pessima, brutta, e non per demerito nostro; la pessima condizione fisica in fine l'ha ingigantito.

Quando hai giocatori tecnici la mancanza di brillantezza azzera, o quasi, la possibilità di incidere tecnicamente.

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