(di Pietro Uva)
Era dal 2016 che la Juventus non riusciva a vincere in campionato a Bergamo contro l’Atalanta. La squadra di Sarri, nell'anticipo delle 15 di sabato, è riuscita a sfatare questo tabù, contro una delle squadre più toste di questa Serie A. Nonostante le assenze di Ronaldo, Rabiot e Alex Sandro, in aggiunta a un Matuidi a “mezzo servizio”, la squadra guidata da Maurizio Sarri è riuscita ad ottenere una vittoria fondamentale per mantenere il primato della classifica.
Una partita nella quale i bianconeri hanno provato sin da subito ad attaccare facendo grande pressing sui portatori di palla dell’Atalanta, senza però quasi mai tentare la conclusione in porta. Dall'altra, la squadra bergamasca sempre pronta a ripartire, arrivando col passare dei minuti a dominare quasi del tutto la partita, mettendo in grandissima difficoltà la Juve sugli esterni. I padroni di casa, nel loro momento migliore del primo tempo, si permettono anche il lusso di sbagliare un calcio di rigore con Barrow. Agli attacchi della Dea però, la fase difensiva bianconera si è dimostrata quasi sempre attenta, con un ottimo De Ligt autore forse della sua miglior prestazione da quando veste questa maglia. Di fianco al giovane olandese, l'esperienza di capitan Bonucci sempre pronto con la sua leadership ad aiutare la squadra, ed un super Szczęsny autore di un paio di parate importanti. Al contrario della difesa, i tre di centrocampo Bentancur, Pjanic e Khedira - più il subentrato Emre Can - sono stati protagonisti di una prova non convincente. Da parte loro si sono visti pochi movimenti, con disattenzioni in fase di palleggio e continui cali di concentrazione in marcatura. La fase offensiva con il duo Dybala-Higuain, sostenuti da Bernardeschi e successivamente da Ramsey e Douglas Costa, ha vissuto un primo tempo quasi insufficiente con tante giocate, ma con poche occasioni da gol. Primo tempo scarno per i nostri attaccanti, anche per via della scarsa prestazione a centrocampo.
Meglio il secondo tempo, invece, decisamente migliore, grazie all’entrata in campo di Douglas Costa. Il brasiliano è stato capace di allungare un po’ di più la squadra, con un Higuain più deciso e preciso nelle conclusioni. Il tabellino recita una doppietta, per il Pipita, non oscurato da un Paulo Dybala scatenato, autore del gol che ha chiuso la partita e di una prestazione da vero fuoriclasse.
Nonostante le tante assenze e una prestazione non all’altezza, i bianconeri hanno dimostrato di non mollare mai. Manifestando una netta superiorità individuale rispetto alla squadra bergamasca, riuscendo a conservare il primo posto in classifica e con ancora ampi margini di miglioramento dal punto di vista del gioco.
MVP: Matthijs de Ligt
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