2011-2020, un ciclo che sembra infinito
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  • Lorenzo Mameli

2011-2020, un ciclo che sembra infinito

Nove anni fa la Juventus iniziava il suo ciclo vincente, che la vede al giorno d’oggi come la favorita a vincere il suo decimo scudetto consecutivo.

Nel settembre del 2011 i bianconeri inauguravano l’allora Juventus Stadium con una vittoria per 4-1 sul Parma. Sembra passato poco tempo, eppure questo ciclo vincente si è fatto talmente tanto lungo ormai - ed estenuante per le altre squadre - che il mondo si è rivoluzionato da allora. Vediamo assieme quante cose sono nate, finite o cambiate durante la nuova era di strapotere bianconero.


All’inizio di quel campionato fantastico, Snapchat era nata da due mesi, di conseguenza non esistevano ancora le Instagram stories, né ovviamente Tiktok, una differenza sostanziale per la comunicazione sui social, allora ancora dominati da Facebook.


Le due console principali erano la PS3 e l’Xbox 360; Il colonnello Mu’ammar Gheddafi era ancora vivo; Megaupload ancora in funzione, e né tantomeno nessuno aveva ancora mai sentito la frase “Schettino, salga a bordo cazzo”.


Il Papa era ancora Benedetto XVI. La Croazia non faceva parte dell’Unione Europea, il Regno Unito ancora sì.

Non c’era mai stata un’epidemia di virus ebola. La Crimea era a tutti gli effetti parte dell’Ucraina.





Cinque dei primi dieci classificati per il Pallone d’Oro 2012 sono ora ritirati.

Kulusevski all’epoca aveva poco più di undici anni, De Ligt giocava da trequartista dodicenne nelle giovanili dell’Ajax e un Demiral tredicenne era appena passato alle giovanili del Fenerbahçe dal Karamürsel Idmanyurduspor.


Il monte ingaggi della Juventus era di 54.5 milioni netti, ora il solo Cristiano Ronaldo ne percepisce 31.


L’Italia ha cambiato sei governi. Gli Stati Uniti, invece erano ancora nel primo dei due mandati presidenziali di Barack Obama.

Nessuno sapeva cosa fosse Gangnam Style, né la Casa di Carta, Gomorra, Narcos, Brooklyn Nine-Nine, Suburra, Stranger Things o Vikings.

Il Manchester United ha perso un titolo in maniera rocambolesca, ha vinto una Premier, ha dato l’addio a Sir Alex Ferguson e ha successivamente cambiato altri cinque allenatori.

L’attuale MVP - probabilmente back to back - della NBA Giannis Antetokounmpo non era ancora un professionista e giocava nelle giovanili del Filathlitikos in Grecia.

Conor McGregor combatteva ancora in cage warriors: da allora ha tenuto una streak di otto vittorie consecutive, ha esordito in UFC e dopo una straordinaria carriera si è ritirato.

Tom Brady aveva vinto solo tre dei suoi sei Super Bowl.


Nove anni possono passare in un lampo quando ci si abitua a vincere, per altri possono diventare un’eternità: è proprio vero che il tempo vola quando ci si diverte.

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