Staskova e Rosucci monumentali: J-Women all'ultimo respiro contro la Roma.
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  • Immagine del redattoreLino Basso

Staskova e Rosucci monumentali: J-Women all'ultimo respiro contro la Roma.

La Juventus Women fatica più del previsto, e rischia letteralmente fino alla fine, ma vince il big match contro la Roma: al Tre Fontane della capitale, le bianconere vincono 2-1 in rimonta con i gol messi a segno da Martina Rosucci (gol da cineteca) e di Andrea Staskova a quattro minuti dal termine.


Leggero turnover quello messo in atto da mister Joe Montemurro: Peyraud-Magnin tra i pali, difesa a quattro con Hyyrynen a sinistra, Boattin a destra e coppia centrale obbligata composta da Salvai e Lenzini. Cernoia arretra nel centrocampo composto da Pedersen e Rosucci, mentre il trio offensivo è formato da Hurtig, Bonansea e Girelli.

La prima occasione è per la Roma: Lenzini deve metterci una pezza per sventare il pericolo sulla conclusione di Serturini.


È una gara che si svolge prevalentemente a centrocampo sin qui: la Roma vuole continuare a essere la bestia nera delle bianconere, che non disdegnano folate offensive con Bonansea che però tiene un po' troppo palla sul piede.

Sempre Lenzini, astutamente, ottiene fallo a favore dopo che Andressa stava entrando pericolosamente in area di rigore.


Poco dopo Girelli reclama un penalty per un contatto in area, ma non ci sono gli estremi per un tiro dagli undici metri e l'azione può così proseguire.


Nessuna delle due squadre ha il pieno controllo del match: la Roma cerca di sfruttare molto le ripartenze, esattamente come la Juve, che non riesce ad alzare i ritmi e imporre il suo gioco come di consueto.



Al 28' arriva la doccia fredda per le bianconere: la grande ex di turno, Glionna, supera Salvai e si fa spazio al limite dell'area, il suo assist per Greggi permette alla centrocampista romana di calciare, Peyraud-Magnin respinge corto e Di Guglielmo, da pochi passi, appoggia la palla in rete.

La Juventus Women non prendeva gol da ben quattordici giornate, ma ora si ritrova sotto nel punteggio.


Ancora una volta Lenzini protagonista: il difensore riesce a chiudere su Andressa, ancora una volta pericolosa dopo una insidiosa verticalizzazione di Glionna. È evidente che la difesa bianconera stia faticando molto a contenere le avanzate giallorosse, ma nonostante il gol subito tiene ancora duro soprattutto grazie a Lenzini.


Al minuto 38 la Juve si riaffaccia in avanti con una azione portata avanti da Boattin, ma che vede la difesa della Roma chiudere ogni spazio.


Anche Cernoia prova a scuotere la formazione bianconera fornendo un assist per Hurtig, quest'ultima però è anticipata dall'autrice del gol, Di Guglielmo.

Nel finale ci prova di testa Girelli, ma la palla termina a lato.


Finisce così il primo tempo, dove la Roma, neanche a dirlo, si è dimostrata la perfetta avversaria per la Juventus che dovrà scendere in campo con un atteggiamento totalmente diverso se vuole evitare una bruciante sconfitta. Migliore in campo per le bianconere, sin qui, Martina Lenzini.




Nella ripresa Peyraud-Magnin è seriamente impegnata a contenere i pericoli creati da Serturini: prima blocca agevolmente un tiro a giro, successivamente respinge anche una conclusione insidiosa del numero quindici giallorosso.

Per la Juventus continuano i momenti di difficoltà: la Roma non arretra di un millimetro e prova a sfondare, e Lenzini è costretta a uscire per infortunio. Al suo posto Matilde Lundorf.


Al 64′ la Juventus riesce finalmente a bucare la difesa giallorossa: Boattin insiste sulla fascia e porta avanti un azione di cui il primo cross è ribattuto, poi l’assist per Martina Rosucci che dal limite dell’area trova un effetto imparabile per Camelia Ceasar, palla prima sul palo e poi in rete. É 1-1 al Tre Fontane, con la Juventus che si sveglia dal torpore di un match disputato sottotono, ma che ora la rivede protagonista grazie al gran gol siglato da Rosucci.





Poco dopo Hurtig fallisce una buona chance dopo un bel assist di Girelli, ma il controllo della sfera del centravanti svedese non è dei migliori.

Nel finale Agnese Bonfantini, subentrata a Barbara Bonansea, avanza pericolosamente sino al limite dell’area ma la sua conclusione è ben deviata da Ceasar.


È forcing bianconero in questo finale di gara: il tiro dalla distanza di Hurtig è respinto dall’estremo difensore giallorosso, ma seppur in fuorigioco, Girelli aggancia male la sfera.

All’86’ arriva il vantaggio bianconero: Andrea Staskova, entrata in campo al posto di Rosucci, anticipa tutti di testa su calcio d’angolo e infila Ceasar realizzando un gol pesantissimo, che fa esplodere di gioia tutte le calciatrici bianconere in campo oltre alla panchina juventina.




Servivano episodi come questi per svegliare una Juventus Women oggi in gran difficoltà anche grazie al ben più elevato livello dell'avversario, ma che ha saputo rialzarsi dopo diverse difficoltà e vincere un match molto complicato e ostico.

Nel finale la Juventus ha il suo da fare per contenere il disperato assalto finale della Roma, ma esce con tre punti sudatissimi e con ancora la vetta della classifica da imbattuta.

Si sapeva che la Roma ci avrebbe dato tanto filo da torcere, e così è stato: sino a metà gara, la Roma è stata più in controllo del match rispetto a una Juve spenta, intorpidita e mai troppo pungente: per nostra fortuna, il gran gol di Rosucci ha saputo risvegliare dal letargo una squadra che ha faticato molto a livello di gioco, e che ha permesso di affrontare il resto del match come di consueto: palla al piede e ritmi alti, che han portato al gol finale di Staskova, ancora una volta decisiva quando Girelli e Bonansea sono sottotono.


Da sottolineare anche le intuizioni vincenti di mister Montemurro, che ha saputo effettuare i cambi giusti per dare un scossone deciso e definitivo ai fini del risultato finale.


Una vittoria non facile, tutt'altro, ma molto importante: si rimane in vetta a punteggio pieno e da imbattute, in attesa di capire se il Sassuolo continuerà a far compagnia al comando con le bianconere.


C'è comunque apprensione per le condizioni fisiche di Lenzini: se non dovesse recuperare in tempi brevi, Salvai rimane l'unico centrale di ruolo dato che Gama è ancora ferma ai box e Caiazzo rimarrà anch'essa ferma per un bel po'.


La Roma ci darà sempre filo da torcere, e non sarà mai facile da affrontare: ora però arriva un altro bel banco di prova, perchè martedì si viaggia in Svizzera in casa del Servette per il primo round della fase a gironi di Champions League.



Oggi come non mai, FINO ALLA FINE.




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