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Immagine del redattoreLino Basso

Juventus Women, triplice tripudio in Svizzera: Servette battuto 3-0

La Juventus Women parte come doveva, nel migliore dei modi nella fase a gironi di Champions League: il Servette è sconfitto 3-0 con le reti messe a segno da Arianna Caruso, Lina Hurtig e da Valentina Cernoia, quest'ultima appena entrata in campo.


Mister Joe Montemurro opta per qualche modifica nella formazione iniziale soprattutto davanti: in porta c'è sempre Peyraud-Magnin, difesa quasi consueta con Salvai e Lenzini centrali, supportate ai lati da Lundorf e Boattin. Centrocampo che vede il rientro dal primo minuto di Zamanian, insieme a Rosucci e Caruso. Trio offensivo quasi inedito: Bonfantini - Staskova - Hurtig.

La prima occasione degna di nota è di marca juventina: Rosucci al 2' mette in mezzo un pallone che per un soffio non viene deviato da Staskova. Questione di centimetri, per quella che sarebbe stata probabilmente la rete di apertura che avrebbe portato subito in discesa il match.


Poco dopo le conclusioni di Zamanian e Boattin terminano a lato, creando però ulteriori pericoli alla porta svizzera. E' una Juventus che ha indubbiamente salde le redini del match, e sfrutta le ripartenze soprattutto perchè il Servette, quando sale in avanti, rimane leggermente scoperto in difesa.


Bisogna però mantenere la calma: Bonfantini viene ammonita dopo venti minuti di gioco, per un intervento piuttosto duro. Due minuti più tardi sempre il numero ventidue bianconero tira dal limite dell'area, ma Ines Pereira blocca il suo tentativo.


Episodio chiave del match al 26': Caruso mette un pallone perfetto per Bonfantini, che viene atterrata da Mendes e l'arbitro non può far altro che assegnare il calcio di rigore. Il pubblico rumoreggia forte, ma è rigore netto: dal dischetto si presenta Staskova, che sfortunatamente calcia male e Ines Pereira respinge senza troppe difficoltà.


Occasione sciupata per la formazione bianconera, che permette al Servette di sciogliersi un po' e rendersi pericoloso in fase offensiva: la difesa juventina fa buona guardia, ma deve impegnarsi per spezzare le ali dell'entusiasmo del Servette.


La migliore in campo, al momento, è Boattin: i suoi recuperi difensivi sono tutti puliti e determinanti, e permette di dare quella spinta offensiva per mettere ulteriormente in difficoltà il Servette, specialmente sulle fascie.


Al 36' si sblocca finalmente la gara: Boattin, tanto per ribadirlo, mette un pallone perfetto per l'inserimento di Caruso che in spaccata beffa Ines Pereira e segna il gol del vantaggio bianconero. E' il quarto gol europeo per Arianna, fresca di rinnovo fino al 2024, dopo la tripletta al Kamenica Sasa nel primo turno preliminare.



Il Servette non ci sta, e crea la prima vera occasione pericolosa della sua gara: Mendes arriva palla al piede da poco prima del limite dell'area, e impegna severamente Peyraud-Magnin che con un grande intervento mette la palla in calcio d'angolo.


Nel finale di primo tempo la Juve spreca la chance per raddoppiare: Bonfantini, di tacco, serve Boattin che mette un altro gran pallone al centro dell'area, Hurtig però è imprecisa e il tiro termina fuori. Una occasione sciupata, che avrebbe già posto una seria ipoteca sul risultato finale.


Il primo tempo termina così, con la Juventus Women avanti per 1-0: il passivo però, poteva essere più pesante. Alcune imprecisioni in avanti, e il rigore sbagliato da Staskova incidono sul risultato, ma ciò che conta è essere ugualmente avanti nel punteggio.



La ripresa si apre con Hurtig che controlla bene un pallone giunto in area, questa volta calcia bene ma trova la buona opposizione di Ines Pereira.


Il Servette tenta la carta della fisicità: un normale contrasto di gioco vede Caruso portare a terra la sua avversaria, e rimediare un cartellino giallo. In Italia, normalmente, si sarebbe fischiato il fallo e ripreso il gioco. Ma si sa, in Europa la Uefa è più fiscale e severa.


Poco dopo c'è un altro sospetto contatto in area di rigore: Bonfantini si scontra con Felber, ma l'arbitro decide di non assegnare il secondo penalty per l'undici bianconero.


Al 65' arriva l'ipoteca sul match: Staskova riceve palla e avanza fino al limite dell'area, assist al bacio per Hurtig che supera Ines Pereira e riscatta l'errore sul finale del primo tempo e sigla il gol del 2-0.


Ci voleva, perchè ora la Juventus Women può giocare più libera mentalmente e amministrare il prezioso doppio vantaggio. Arriva ugualmente un brivido un minuto dopo: il cross di Mendes trova la testa di Gimenez, Peyraud-Magnin è battuta ma la palla termina sul palo.


Entrano in campo Pedersen e Cernoia, rispettivamente al posto di Caruso e Bonfantini, e appena un minuto dopo il suo ingresso in campo, proprio Cernoia scarica il suo letale sinistro, marchio di fabbrica, da fuori area, che non lascia scampo a Ines Pereira. Subito in rete la numero sette bianconera, che chiude definitivamente il match.


Ci prova ancora Staskova, con la sua conclusione al limite dell'area ben deviata da Ines Pereira. Le bianconere non diminiuiscono i ritmi, come ci si aspettava, nonostante l'obiettivo finale sia quasi raggiunto.


Il centravanti ceco della Juve vuole riscattare il rigore fallito nel primo tempo e ci riprova, sempre dal limite dell'area: un altro tiro ben calibrato, ma ancora una volta Ines Pereira con l'ennesimo colpo di reni devia in corner.


Entrano in campo anche Nilden, Hyyrynen e la giovane Pfattner, quest'ultima bomber della formazione under 19 bianconera, al posto di Rosucci, Lenzini e Hurtig. Nel recupero ci prova anche Pedersen, che trova una deviazione della difesa avversaria, ma non accade più nulla di rilevante e la Juventus Women conquista così i suoi primi tre punti nel gruppo A della Champions League.


Una partita tutto sommato ben disputata dall'undici bianconero, che può fare a meno di Girelli e Bonansea per tutto l'arco della gara, e che può permettersi di inserire pedine importanti come Cernoia e Pedersen per chiudere ulteriormente ogni discorso sulla vittoria finale.


Forse si poteva fare un po' di più: nel primo tempo la Juve ha indubbiamente fatto la gara, ma il rigore sbagliato da Staskova e qualche occasione sciupata poteva allargare il risultato finale. Pazienza, era importante iniziare con una vittoria, così è stato. Con il Chelsea, mercoledì 13 ottobre all'Allianz Stadium, sarà tutta un'altra gara: le londinesi sono un avversario arduo per chiunque, che può vantare di molteplici grandi individualità, su tutte Pernille Harder e Samantha Kerr, due autentiche star del calcio femminile.


Ci sarà tempo per affrontare questo big match: prima arriverà il Napoli sabato 9 a Vinovo, per aumentare la striscia positiva in campionato, e per mantenere la vetta della classifica in condivisione con il Sassuolo.


Buona la prima europea della fase a gironi. Bravissime tutte, ragazze!!!


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