J-Women, qualificazione ipotecata: 2-0 al Vllaznia in Champions League
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  • Immagine del redattoreLino Basso

J-Women, qualificazione ipotecata: 2-0 al Vllaznia in Champions League

La Juventus Women mette un piede alla fase a gironi di Champions League: al Boriçi Stadium di Shkodër in Albania, il Vllaznia è sconfitto 2-0 con il gol della solita Cristiana Girelli e all'autogol di Esi Lufo.


Campo che cambi, modulo che rimane invariato: Peyraud-Magnin tra i pali, coppia centrale difensiva composta da Salvai, oggi capitano per l'assenza dal primo minuto di Gama, e Lenzini, supportate da Hyyrynen e Boattin ai lati. Centrocampo a tre con Zamanian, Rosucci e Cernoia, così come tre sono le punte schierate, ovvero Hurtig, Bonansea e Girelli.


Il Vllaznia non è avversario da sottovalutare: lo si evince dalle prime battute. Tanta voglia di sorprendere e tenere testa a una Juve che corre un brivido con un pallone perso a centrocampo da Salvai. Errori da non commettere nonostante l'evidente differenza tecnica.

Il primo vero sussulto del match arriva al 7': Hurtig corre lungo la fascia sinistra e viene messa giu, per la regola del vantaggio l'azione prosegue e la palla attraversa tutta l'area arrivando sul piede di Girelli che calcia ma la sua conclusione è deviata, con qualche pericolo, sul fondo.


La Juventus Women inizia a scaldare i motori, e sblocca il match al minuto 12: Cernoia batte immediatamente un calcio di punizione e mette in movimento Hyyrynen, il suo cross è per Girelli che salta più in alto della difesa albanese e di testa mette il pallone alle spalle di Buhigas. Le bianconere volevano passare subito in vantaggio, e ci son riuscite con il solito guizzo vincente della numero dieci bianconera.


Come di consueto le campionesse d'Italia in carica alzano sempre il più ritmo, e tornano ad essere pericolose: Zamanian pesca Hyyrynen, che questa volta effettua un cross che scavalca la difesa del Vllaznia e arriva in direzione di Hurtig, quest'ultima non ci pensa su due volte a fornire un bel assist per Boattin, ma la sua conclusione viene respinta, così come il tocco ravvicinato di Bonansea.


Sembra abbastanza chiaro che le ragazze guidate da Joe Montemurro vogliono archiviare nel minor tempo possibile la pratica Vllaznia per poter gestire tutto in scioltezza nella gara di ritorno della prossima settimana: la compagine albanese è schiacciata nella propria metà campo e non appena si apre uno spiraglio per provare ad attaccare, la retroguardia bianconera chiude ogni varco.


Anche Cernoia ha una ottima chance: Zamanian esegue uno dei suoi lanci filtranti e trova pronta la numero sette che si allarga leggermente sulla sinistra e calcia, ma il suo tiro termina di poco a lato.


Successivamente Lenzini serve un gran pallone per Girelli, Buhigas anticipa in uscita la numero dieci bianconera, il pallone però arriva a Hurtig che però scivola e non riesce a calciare. Il Vllaznia cerca spesso Megi Doci, la sua giocatrice più rappresentativa, ma la retroguardia bianconera fa buon scudo e non corre particolari pericoli.


Nel finale di primo tempo Boattin salta due avversarie dopo un tocco fortuito di Hurtig, ma il suo tiro è centrale e Buhigas non ha problemi a far sua la sfera. Poco dopo Hurtig cade in area dopo un contatto con Zarka, ma l'arbitro Bolic lascia proseguire.

Poco prima del duplice fischio, la Juve mette una mezza ipoteca sulla qualificazione alla fase a gironi: un corner battuto da Cernoia trova la sfortunata deviazione di Esi Lufo nel tentativo di anticipare Hurtig, e le bianconere si portano così sul 2-0 a conclusione dei primi quarantacinque minuti di gioco.


Migliori in campo: Zamanian (ogni pericolo verso la porta di Buhigas passa dai suoi piedi, e non sbaglia neanche un lancio, nemmeno uno) e Lenzini (grandissima personalità e autorevolezza in difesa, e non c'erano dubbi. Capitan Gama può stare tranquilla).


La ripresa si apre con un episodio dubbio: sempre Zamanian, dal quale continuano a passare tutte le manovre offensive bianconere, effettua un lancio in direzione di Bonansea, che si allarga e supera Maliqi ma quest'ultima la atterra in area. Il direttore di gara Bolic però lascia proseguire il gioco nonostante pare ci fossero gli estremi per l'assegnazione del tiro dagli undici metri, poichè il numero undici bianconero aveva già ampiamente superato la sua marcatrice.


L'asse Zamanian - Bonansea si scalda ancora: un altro ottimo suggerimento per l'attaccante juventina che anzichè mettere in mezzo all'area la sfera preferisce calciare e coglie leggermente di sorpresa l'estremo difensore del Vllaznia, ma riesce ugualmente a respingere l'insidioso tiro. È una Juve che non disdegna (giustamente) a continuare ad attaccare, nonostante stia limitando al punto giusto i timidi tentativi di ripartenza di un Vllaznia che inizia a rendersi pericoloso.




Krasniqi si allarga bene nell'area avversaria e serve un assist per Doci, Donjeta Halilaj però ci arriva per prima e supera Salvai calciando di prima intenzione, la deviazione di Hyyrynen è davvero determinante e salva la porta bianconera.


Un grosso sospiro di sollievo nell'unico errore difensivo di questo match: la Juventus Women ritrova solidità e concentrazione, e tra il 68' e il 78' Girelli ha sui piedi due potenziali occasioni da gol, prima su assist di Hyyrynen e dopo su passaggio di Hurtig, ma in entrambe le circostanze il suo tocco è debole. Il punteggio, al momento, rimane sempre di 2-0.


Il Vllaznia prova il forcing finale sempre con Doci, e dopo una azione insistita di quest’ultima, il suo tiro finisce sull’esterno della rete all’86’.

Tre minuti più tardi Boattin ruba palla a Halilaj in fase di disimpegno e ciò consente ad Arianna Caruso, subentrata in campo a Bonansea, di arrivare in ottima posizione davanti alla porta, ma la sua conclusione finisce alta.


Come nel primo match di campionato con il Pomigliano, Joe Montemurro fa esordire Chiara Beccari, entrata nel recupero al posto di Girelli, anche in Champions League. Le campionesse d’Italia in carica gesticono le residue forze per controllare sempre le fasi di gioco ma senza affondare il colpo del definitivo ko, in quella che in ogni caso è stata una gara ben disputata su tutti i reparti e che lascia davvero ben sperare per il match di ritorno in programma giovedì 9 settembre alle ore 20.00 presso lo Juventus Training Center di Vinovo.


Finisce quindi 2-0 in Albania, e l'obiettivo dell'accesso alla fase a gironi di Champions League si fa sempre più vicino. Era fondamentale vincere, era fondamentale farlo con superiorità: la Juventus Women esce letteralmente con un bottino pieno. Solidità, compattezza e spirito vincente, ciò che ha sempre contraddistinto questa squadra nonostante il cambio di allenatore e i pochi ma mirati acquisti estivi.



La strada verso uno storico traguardo è tutta in discesa. Vittoria pesante e strameritata, per qualità tecniche e gioco dimostrato.

Ora però guai a distrarsi: domenica 5 settembre ci sarà una suggestiva cornice di pubblico all'Artemio Franchi per il secondo round di campionato contro la Fiorentina. Ma oggi, si può dire a cuore aperto e gioia negli occhi: GRAZIE RAGAZZE.


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