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Danilo Ceci

Robur Siena - Juve U23: la prima dell'anno termina in parità

Prosegue il digiuno di vittorie per i bianconeri, i quali sono riusciti a rosicchiare solamente un punto dal posticipo del lunedì, sul campo della Robur Siena.

La trasferta contro la sesta forza del campionato era un passaggio parecchio complicato, ma i ragazzi di Pecchia erano chiamati ad un'importante presa di responsabilità, che consentisse loro di riportare a casa 3 punti che mancano in campionato da ormai troppo tempo, precisamente dal successo con la Pro Vercelli del 30 ottobre. Speranze vane, materializzatesi in un pareggio per 1-1, arrivato peraltro in rimonta nei minuti finali.


È evidente lo stato emotivo che accompagna i bianconeri da ormai tante gare: sfiducia, tendenza costante a commettere ingenuità, e poca serenità mostrata in alcuni tratti delle partite. Non manca la qualità, che in alcuni momenti emerge e stupisce lo spettatore, al quale non riesce facile associare la posizione in classifica poco entusiasmante della Juve con il suo potenziale tecnico. Ad avere la meglio però è spesso la tendenza autodistruttiva di una squadra certamente molto giovane, ma comunque troppo immatura e sin qui, non ce ne voglia Pecchia, non egregiamente allenata.


L'avvio di gara mostra un approccio deciso del Siena, di contro ad una Juve piuttosto timida e contratta. Sono tutte dei padroni di casa le prime iniziative, per lo più riconducibili a tentativi dalla lunga distanza, con Serrotti e Da Silva molto ispirati.

I bianconeri per lo più sonnecchiano, finché decidono di fare harakiri nell'arco di due minuti: 27' di gioco, Beltrame serve in area di rigore Zanimacchia, il quale si porta la palla sul sinistro e sferra un mancino che urta il palo interno, la palla, rimbalzante, va verso lo stesso Beltrame, che, solo davanti alla porta, spara clamorosamente alto. La beffa in due atti si compie appena un minuto dopo, quando Da Silva tenta dai 15-20 metri una conclusione debole e apparentemente innocua, che però sfugge a dir poco goffamente a Loria, intento a bloccare il pallone, e va in rete. La maxi-papera regala così l'1-0 al Siena, con l'afflitto Loria consolato dai compagni.


Tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo tempo la Juve prova a reagire e ad aumentare i giri del motore ma le occasioni prodotte sono pressoché inesistenti. Al 48' l'episodio che può cambiare il match: Mota controlla la sfera in area spalle alla porta e viene palesemente atterrato da uno sgambetto del difensore avversario: l'arbitro ci riflette e, non ne conosciamo il motivo, decide di non concedere un penalty che ha del clamoroso. Ennesimo episodio sfavorevole per i bianconeri, certamente poco fortunati ultimamente anche dal punto di vista delle scelte arbitrali.

Continua a caricare a testa bassa la Juve, guidata soprattutto dalla classe straordinaria di Fagioli, - migliore in campo per i bianconeri - da Touré, dal sempre volenteroso Mota, e dal neo-entrato Portanova, che al 63' ci prova in sforbiciata, con palla alta sopra la traversa.

La difesa apparentemente imperforabile del Siena crolla al minuto 86': punizione dalla lunga distanza pennellata dal destro di Fagioli, il più lesto di tutti è Touré, il quale sul secondo palo trova la zampata del pari, festeggiatissimo da allenatore e compagni. L'ultimo brivido della gara lo provoca nei minuti finali Frederiksen ai padroni di casa, con una bella punizione di sinistro che sfiora la traversa.


Un punto che sa dunque più di palliativo, ma che non può soddisfare granché una squadra costruita per obiettivi ambiziosi.

Ad Arezzo, domenica 19, ore 15, serviranno i 3 punti, senza appello.

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