Ad oltre un anno dall'approdo a Torino del campionissimo di Madeira tanti tifosi juventini e appassionati sportivi più in generale si domandano, molto prosaicamente: "ma alla fine l'acquisto di Ronaldo è convenuto alla Juventus?"
In tal senso bisogna ragionare sotto tre punti di vista:
- Campo - Immagine
- Economia
Stando al lato sportivo, i benefici appaiono evidenti. Al di là delle reti, spesso decisive, e dei numeri che l'ex Real e United dispensa sul terreno di gioco, egli rappresenta anche una figura di carisma, un'iniezione di autostima per i compagni ed un esempio da emulare per gli stessi.
Poco da obiettare anche dal punto di vista del ritorno di immagine: basti pensare che nell' "epoca pre-CR7" i bianconeri erano fermi su Instagram a 8.1 milioni di followers. Ebbene, dopo appena 1 anno e 3 mesi i numeri sono sostanzialmente quadruplicati e l'attuale cifra si attesta sui 32.8 mln di followers, il che rende la Juve il terzo club più seguito al mondo sul suddetto social, alle spalle solo delle due spagnole. Ciò va ad aggiungersi all'esorbitante fetta di supporters in giro per il globo che il club più vincente d'Italia ha acquisito da maggio 2018 a maggio 2019, quantificabile in 38 milioni. La Juve passa così dall'undicesimo all'ottavo posto tra i club più tifati al mondo, con un totale di 423 milioni di simpatizzanti.
La sponda economica è decisamente quella più controversa, poiché se è vero che l'accostamento Ronaldo-Juve ha permesso ai bianconeri di ottenere contratti da sponsorizzazioni - nuove e storiche - molto più vantaggiosi e di incrementare drasticamente i ricavi dal merchandising e dalla tanto dibattuta vendita delle magliette, è altresì vero che i costi e le perdite economiche hanno conosciuto picchi mai visti prima. Ciò non può che essere dovuto in buona parte allo stesso Ronaldo, il quale percepisce 31 milioni netti fissi a stagione, che a lordo pesano circa 53,24 milioni a stagione sul bilancio del club. Questi, sommati all'ammortamento del diritto alla prestazione sportiva del giocatore, finiscono per sfondare gli 80 milioni totali, vale a dire ciò che è costato il portoghese alla società nel 2018/2019.
I costi sono sostenibili grazie all'aumento attuale e potenziale dei ricavi?
Analizzando le entrate dovute a sponsorizzazioni, merchandising e botteghini, la variazione in aumento nell'ultimo anno è di circa 46,29 milioni, dunque solo poco più della metà del costo a bilancio di Ronaldo.
Secondo le recenti rilevazioni di Euroamericas Sport Marketing, la Juve durante il primo esercizio di bilancio post Ronaldo, avrebbe venduto 1.315.000 maglie, un numero impressionante quanto positivamente inedito, ma ancora parecchio distante da alcuni top club stranieri, come descritto qui sotto dalla classifica top 10 pubblicata dallo stesso ente statistico:
1. Manchester United (Inghilterra), 4.950.000
2. Liverpool (Inghilterra) 3.943.000
3. Bayern Monaco (Germania) 3.475.000
4. Real Madrid (Spagna) 2.920.000
5. Barcelona (Spagna) 2.755.000
6. Chelsea (Inghilterra) 1.911.000
7. B. Dortmund (Germania)1.698.000
8. PSG (Francia) 1. 522.000
9. Manchester City (Inghilterra) 1.476.000
10. Juventus (Italia) 1.315.000
Dati dunque senz'altro confortanti ma che attestano come la corsa dei bianconeri verso i vertici dell'élite calcistica mondiale, sotto alcuni punti di vista, sia ancora lunga e tortuosa. L'obiettivo del club resta dunque quello di continuare ad utilizzare il fenomeno Ronaldo in tutti i campi possibili e far sì che questo trend di crescita prosegua imperterrito negli anni a venire, anche quando Cristiano resterà per tutti i tifosi bianconeri un fiero e felice ricordo.
(Dati di: Calcio e Finanza, Euroamericas Sport Marketing e Nielsen Sports)
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