A pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, fissata in data 31 agosto, la Juventus deve ancora definire diverse operazioni in entrata e in uscita. Oltre al sempre più discusso caso Ronaldo, i bianconeri si trovano a dover ragionare su un centrocampo non all’altezza degli altri reparti.
McKennie potrebbe essere la pedina per arrivare al mediano che servirebbe ad Allegri, anche se è stato recentemente provato dallo stesso tecnico come trequartista di rottura che si inserisce e va ad aggredire l’area difensiva.
Lo statunitense è stato protagonista di una stagione deludente, una buona prima parte, corredata dai goal al Barcellona e al Torino, e un’infelice seconda parte che gli è costata il posto da titolare a causa di vari problemi fisici e alcuni comportamenti extra-calcistici che non sono stati particolarmente apprezzati dalla società.
Ma chi potrebbe essere il mediano per il quale McKennie verrebbe sacrificato?
Si è parlato del giovanissimo Aurélien Tchouaméni, classe 2000 protagonista nella mediana a due del Monaco nella scorsa stagione. Forte fisicamente, tecnico e veloce palla al piede, idealmente il perfetto compagno di reparto per il neo bianconero Locatelli, ma non si è parlato solo di lui.
Moussa Sissoko, altro buon centrocampista di stazza, abile negli inserimenti e con grande esperienza a differenza del giovane naturalizzato francese del Monaco, e poi ancora di un obiettivo di mercato sfumato diverse estati fa, Axel Witsel, ma anche il nazionale francese classe 96 Ndombelé, giocatore duttile che però preferirebbe altre mete. E si è parlato addirittura di un possibile ritorno di Pjanic in prestito dal Barcellona. Insomma, Cherubini e Arrivabene hanno lavorato alla ricerca della giusta pedina per completare il centrocampo bianconero ma, il tutto, potrebbe rimanere ancora invariato in un reparto sovraffollato da mancate uscite.
Allegri a quel punto ripartirebbe dal neo campione d’Europa Locatelli, finalmente bianconero dopo un’estate segnata da una lunga ed estenuante trattativa; Aaron Ramsey, ancora una volta bloccato dagli infortuni muscolari che hanno caratterizzato la sua esperienza alla Juventus; Arthur Melo, operato e fuori per tre mesi; Rodrigo Bentancur, protagonista di una serie di stagioni altalenanti e considerato dal mister inadatto al ruolo di play davanti alla difesa (che tante volte gli è stato assegnato da Pirlo);
Adrien Rabiot, che dopo una serie di stagioni discontinue potrebbe essere valorizzato da Allegri e infine Weston Mckennie, “sacrificabile” per fare plusvalenza e arrivare a quel mediano che manca da anni.
Nelle ultime stagioni la Juventus ha sofferto tanto in mezzo al campo, il tecnico livornese riuscirà a prendere in mano un reparto del genere e valorizzare giocatori che ancora non hanno espresso tutto il loro potenziale con la maglia del club più titolato d’Italia?
La Juventus riuscirà a porre le basi per formare un nuovo centrocampo all’altezza di grandi palcoscenici o continueremo per anni a parlare malinconicamente della prima Juve di Allegri rimpiangendo giocatori come Pogba, Pirlo, Vidal e Marchisio?
Certo, difficilmente sarà possibile riproporre una mediana simile, ma l’imperativo è riuscire a ritrovare un filtro a centrocampo, tornare a giocare a calcio dopo stagioni dominate dalla confusione dentro e fuori dal campo, anche se si sa, solo i risultati saranno in grado di darci le risposte che cerchiamo. E in campo passa tutto da quella linea mediana tanto discussa…
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