Partenza migliore era difficile da immaginare per il neo-allenatore dei giovani bianconeri Fabio Pecchia, il quale ha sapientemente guidato i suoi ragazzi al loro primo successo stagionale in gare ufficiali, nella giornata dell'altro ieri. La vittoria è stata consumata ai danni della Pergolettese, nel primo turno di Coppa Italia di serie C, che vede le due compagini coinvolte in un triangolare con la Reggiana, al termine del quale sarà solo la prima classificata del mini girone ad accedere al turno successivo.
I bianconeri hanno cambiato drasticamente volto rispetto alla passata stagione. Col cambio di guida tecnica è mutata la filosofia di gioco, l'impostazione tattica, il modulo e persino i volti nuovi in campo sono molti. Non era facilmente pronosticabile, tenendo conto delle numerose novità tra le fila bianconere ancora in fase di rodaggio, una prestazione così bella e soddisfacente.
Sì, perchè il risultato, 2-0 per la Juve, non basta a definire pienamente la bontà di quanto si sia visto sul rettangolo di gioco. Una Juve parsa subito padrona della partita, dominante, di gran lunga superiore tecnicamente, aggressiva, affamata e soprattutto intelligente nel gestire i momenti della gara, capendo come talvolta fosse il caso di alzare i ritmi, talvolta di abbassarli e controllare la gara, con la palla - come gradito da mister Pecchia - sempre tra i propri piedi.
Qualche svarione e disattenzione difensiva qua e là non è mancata ma se ci si trova ai primi di agosto è ovvio che si possa chiudere un occhio. Un meccanismo richiede del tempo per essere oliato, soprattutto se i pezzi di ricambio sono al 90% nuovi. La soddisfazione riempie comunque per gran parte l'animo dei faziosi bianconeri che hanno assistito alla partita, e la restante parte è stata resa colma dal divertimento.
Tante combinazioni a memoria, giocate di spessore e due bellissime reti che sono valse i 3 punti. La prima di Beruatto, al 17', autore di uno splendido gol d'esterno sinistro di prima intenzione, una trivela di 'Quaresmiana memoria'. 4 minuti dopo si consuma il raddoppio con Touré, il quale s'avventa sul traversone di Rafia con tutta la cattiveria necessaria e scaraventa al volo un destro che il portiere avversario può a stento veder partire.
I Migliori:
- Beruatto: autore della splendida rete di vantaggio, motorino perpetuo sulla corsia di sinistra, attento in fase difensiva, dalle sue sovrapposizioni sono nate numerose insidie per la difesa avversaria;
- Touré: il gol è solo il coronamento della sua splendida prestazione. È praticamente ovunque, le sue lunghe leve si fanno sentire in ogni zona del campo, arpiona, smista, strappa. La sua fisicità consente ai suoi compagni di sentirsi più al sicuro;
- Clemenza: con la fascia di capitano al braccio guida brillantemente il centrocampo. Detta i tempi, imbuca come farebbe un vero regista. Dopo i numerosi prestiti infruttuosi, quest'anno ha deciso di sposare in pieno il progetto dell'u23, della quale si candida a divenire pilastro imprescindibile;
- Rafia: probabilmente il migliore in campo in assoluto. 90 minuti di una qualità disarmante per il ragazzo classe '99 prelevato in estate dal Lione. Primo tempo in veste di mezz'ala, secondo di regista: cambia ben poco. Lui è sempre e comunque a suo agio, ha movenze eleganti, tempi di gioco da professionista consumato e un fisico robusto che suggerisce una vaga somiglianza con Adel Taarabt.
I peggiori:
- Olivieri: si sbatte, garantisce il solito impegno ma l'apporto effettivo offerto in termini di qualità è pressoché nullo. Con l'ingresso di Mavididi dalla sua parte di campo è tutta un'altra storia.
- Gerbi: punta classe 2000 all'esordio coi bianconeri, praticamente mai coinvolto nel gioco. Tocca pochissimi palloni e quei pochi che tocca portano ad un esito dimenticabile.
Il prossimo appuntamento è dunque già fissato al 18 agosto, quando la Juve affronterà la Reggiana nel match probabilmente decisivo del triangolare, una settimana esatta dopo lo scontro tra questi ultimi e la Pergolettese.
Comments